Martin Kazinski (Kad Merad) è un uomo medio come tanti. Da un giorno all'altro, però, si ritrova a essere famosissimo senza una ragione apparente: dei ragazzi gli hanno scattato delle foto in metropolitana, le hanno messe in rete e da quel momento tutti lo riconoscono e lo inseguono nella speranza di un autografo. Martin, così, diventa improvvisamente l'idolo delle folle transalpine. Prendendo spunto dal romanzo L'idolo di Serge Joncour, Xavier Giannoli cerca di dar vita a un'interessante riflessione sul tema della celebrità ai tempi di YouTube: chiunque può diventare famoso senza motivo, basta apparire su internet e già si viene riconosciuti come qualcuno d'importante. Naturalmente, il gioco del regista francese è iperbolico e simbolico, ma l'attacco alla superficialità dei mezzi d'informazione è ben assestato, nonostante il tema di base sia troppo tirato per le lunghe e si arrivi alla conclusione col fiato corto. Da segnalare, inoltre, qualche banalità di troppo, che intacca ulteriormente un lungometraggio che sa un po' di già visto: il soggetto, tra i tanti, ricorda molto da vicino uno degli episodi di To Rome With Love di Woody Allen (quello con protagonista Roberto Benigni) uscito soltanto pochi mesi prima. Si poteva fare di meglio, ma Kad Merad è comunque credibile e in parte.