Taxidermia
Taxidermia
2006
Paesi
Ungheria, Austria, Francia
Genere
Grottesco
Durata
91 min.
Formato
Colore
Regista
György Pálfi
Attori
Csaba Czene
Gergely Trócsányi
Marc Bischoff
István Gyuricza
Piroska Molnár
Gábor Máté
Géza D. Hegedüs
Tre generazioni ungheresi a confronto, mostrate nel pieno della loro giovinezza: il nonno (Csaba Czene), affetto da voyeurismo e masturbazione compulsiva, il padre (Gergely Trócsányi), campione di abbuffate trasformato in un mostro di obesità, e il nipote (Marc Bischoff), imbalsamatore asociale, schiavo del genitore e impaurito dalla vita.
Grottesco, eccessivo e scioccante, Taxidermia è una dissezione impietosa (letteralmente) delle brutture umane, condotta all'ennesima potenza, con una grossa vena di sarcasmo e una buona dose di disprezzo per i limiti. Sfidando le frontiere del body horror più estremo, György Pálfi utilizza il disfacimento fisico come metafora della putrefazione interiore della società odierna che porta gli individui a isolarsi nella persecuzione ossessiva dei propri obiettivi e all'incapacità totale di mantenere rapporti umani sereni. Ma c'è anche il tema delle colpe dei padri che ricadono sui figli, ognuno pronto a riproporre un modello disfunzionale con le varianti del caso: il tutto incorniciato da ambientazioni terrificanti e da una fotografia livida e claustrofobica, che evoca atmosfere di degrado e marcescenza. Mostruoso, sconvolgente e a tratti forse deliberatamente esagerato, offre un ritratto sarcastico, crudele e difficilmente dimenticabile della degenerazione umana ma non è adatto a stomaci meno che fortissimi. Presentato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes.
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