Karen (Gloria Grahame), moglie del dottor McIver (Richard Widmark), vorrebbe cambiare i tendaggi delle sale della clinica psichiatrica diretta dal marito. Una iniziativa da cui scaturiranno reazioni subdole e adulterine da parte dei membri dello staff clinico e dei pazienti. Sceneggiato da John Paxton e William Gibson, a partire dal romanzo di quest'ultimo, è un dramma a sfondo psicologico diretto in maniera incerta da uno spaesato Minnelli, che pilota tutto con poco interesse e lascia il timone al farraginoso canovaccio e al suo ottimo cast d'interpreti-leggende: Lauren Bacall, Richard Widmark, Charles Boyer, Gloria Grahame, Lillian Gish, Fay Wray. Al di là di qualche dialogo sferzante, e dell'intelligente attenzione dedicata ai personaggi femminili, però, il film non colpisce: noioso e aggrovigliato in un dedalo di situazioni e relazioni tra caratteri potenzialmente interessanti ma mai sviscerati con la dovuta pertinenza, smarrisce presto ogni (buona) intenzione. E si piange lo spreco di talenti.