I paracadutisti Mike (Burt Lancaster), Joe (Gene Hackman) e Malcolm (Scott Wilson), esperti in evoluzioni dell'aria, stazionano in Kansas nell'attesa di preparare un numero. Porteranno una ventata d'aria fresca nella grigia esistenza di Elizabeth Brandon (Deborah Kerr): imprevisti in agguato. John Frankenheimer mette in scena un romanzo di James Drought (adattato da William Hanley) per tratteggiare il contrasto tra la soffocante quotidianità di provincia e il rifiuto di schemi precostituiti, simboleggiato dai tre anticonformisti e scatenati acrobati. Le speranze, le delusioni, i fallimenti esistenziali: il regista non risparmia stoccate amare, scagliandosi contro l'ipocrisia tipicamente borghese e le piccinerie della vita di coppia e delineando un iter che condurrà alla tragedia, ma anche, forse, a una nuova consapevolezza. Ambizioso, anche se non sempre coerente nello sviluppo narrativo (decisamente eccessive le punte melò), il film trova il suo reale punto di forza nelle caratterizzazioni dei personaggi e, di conseguenza, nelle interpretazioni di un cast in forma smagliante: strepitosi Deborah Kerr (coraggiosa nell'esibire le proprie non più giovani grazie), Burt Lancaster e Gene Hackman (che lascia intravedere un talento destinato a esplodere prepotente negli anni successivi). Bonnie Bedelia è Annie Burke. Colonna sonora di Elmer Bernstein, fotografia di Philip H. Lathrop.