Cameron Stuart (Mark Ruffalo) è un buon padre e un marito innamorato. Allo stesso tempo, però, è disoccupato e le sue manie depressive l'hanno portato a un esaurimento nervoso. Per mantenere la famiglia, la moglie Maggie (Zoe Saldana) accetta una borsa di studio per un master a New York e lascia le sue due figlie a Boston insieme a Cameron.
Per il suo esordio dietro la macchina da presa, Maya Forbes (già sceneggiatrice di Mostri contro alieni, 2009, della DreamWorks Animation) ha preso ispirazione dalla sua vita privata e, in particolare, dalla sua infanzia. Quella che inizia come una pellicola fortemente drammatica, si trasforma gradualmente in una commedia di discreto intrattenimento: non mancano i momenti sinceri e coinvolgimenti, anche se rischiano di perdersi in un disegno d'insieme convenzionale e un po' stereotipato. La neoregista non fa grandi errori, ma rischia poco e segue traiettorie narrative ben consolidate. Mark Ruffalo eccessivamente sopra le righe.