Terminator Genisys
Terminator Genisys
2015
Paese
Usa
Generi
Azione, Fantascienza
Durata
126 min.
Formato
Colore
Regista
Alan Taylor
Attori
Arnold Schwarzenegger
Jason Clarke
Emilia Clarke
Jai Courtney
J.K. Simmons
Lee Byung-hun
2029: in un futuro dominato dalle macchine, il capo della resistenza John Connor (Jason Clarke) manda indietro nel tempo il suo sottoposto Kyle Reese (Jai Courtney), affinché garantisca la sopravvivenza della propria madre Sarah Connor (Emilia Clarke). Arrivato nel 1984, Kyle trova una situazione ben più complicata del previsto: si dovrà alleare con un cyborg guardiano (Arnold Schwarzenegger) per affrontare un T-800, un T-1000 (Lee Byung-hun) e un temibile T-3000 (Jason Clarke) modellato su John Connor.
A sei anni dall'insuccesso di Terminator Salvation (2009), la Paramount Pictures e la Skydance Productions decidono di riavviare la famosa saga cyber-fantascientifica affidando il quinto capitolo ad Alan Taylor (Thor: The Dark World, 2013). Il risultato è quanto di più approssimativo e confuso si potesse ottenere: l'idea di giocare furbescamente con i salti temporali non basta per rendere accattivante una pellicola in cui contemporaneamente si ritrovano (quasi) tutti i personaggi dei quattro film precedenti. E non si riesce nemmeno a sorvolare sull'assurdità delle linee posticce narrative per abbandonarsi al semplice spettacolo, a causa di una imbarazzante tendenza alla baracconata che procede per accumulo. Un'orgia di cyborg impossibile da seguire, fracassona e iperbolica, con Schwarzenegger (impegnato anche in un mirror match contro il suo omologo cattivo) costretto a sostenere patetici quando non imbarazzanti siparietti ironici. Un progetto volgare negli intenti che non può soddisfare né le nuove leve che si vogliono avvicinare alle avventure di Sarah e John Connor, né tantomeno i nostalgici del bei tempi passati. Desolante.
A sei anni dall'insuccesso di Terminator Salvation (2009), la Paramount Pictures e la Skydance Productions decidono di riavviare la famosa saga cyber-fantascientifica affidando il quinto capitolo ad Alan Taylor (Thor: The Dark World, 2013). Il risultato è quanto di più approssimativo e confuso si potesse ottenere: l'idea di giocare furbescamente con i salti temporali non basta per rendere accattivante una pellicola in cui contemporaneamente si ritrovano (quasi) tutti i personaggi dei quattro film precedenti. E non si riesce nemmeno a sorvolare sull'assurdità delle linee posticce narrative per abbandonarsi al semplice spettacolo, a causa di una imbarazzante tendenza alla baracconata che procede per accumulo. Un'orgia di cyborg impossibile da seguire, fracassona e iperbolica, con Schwarzenegger (impegnato anche in un mirror match contro il suo omologo cattivo) costretto a sostenere patetici quando non imbarazzanti siparietti ironici. Un progetto volgare negli intenti che non può soddisfare né le nuove leve che si vogliono avvicinare alle avventure di Sarah e John Connor, né tantomeno i nostalgici del bei tempi passati. Desolante.
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