2018. La devastazione domina dopo la guerra nucleare e John Connor (Christian Bale) continua la sua lotta contro le macchine. Con l'aiuto di Marcus (Sam Worthington), ambiguo connubio tra uomo e cyborg, cercherà di distruggere Skynet e salvare il padre Kyle Reese (Anton Yelchin).
McG (pseudonimo di Joseph McGinty Nichol) dirige il quarto capitolo della celeberrima saga fantascientifica ideata da James Cameron. Indubbiamente più riuscito rispetto a Terminator 3 – Le macchine ribelli (2003) di Jonathan Mostow, Terminator Salvation accentua la componente etica (la resistenza contro una fondamentale disumanizzazione), rimarcando i confini sempre più labili tra carne e macchina (il personaggio di Marcus, dotato di parti meccaniche ma ancor più di sentimenti). Ciò che non convince è la tecnica, certamente abile e sempre più spettacolare (gli effetti speciali e i movimenti convulsi della macchina da presa provocano un certo stordimento), ma troppo gratuita e vincolata a esigenze di botteghino. Ai fan accaniti (e non solo) rimane comunque la sorpresa di assistere all'incontro tra John Connor e il futuro padre Kyle Reese, nonché l'apparizione di un profetico Arnold Schwarzenegger in digitale. Cast funzionale: Helena Bonham Carter è la dottoressa Serena Kogan, Bryce Dallas Howard è Kate, Michael Ironside è il generale Ashdown. Musiche di Danny Elfman.