La terza generazione
Die dritte Generation
1979
Paese
Rft
Genere
Drammatico
Durata
111 min.
Formato
Colore
Regista
Rainer Werner Fassbinder
Attori
Eddie Constantine
Hanna Schygulla
Volker Spengler
Margit Carstensen
Udo Kier

Peter Lenz (Eddie Constantine), capo di una potente società elettronica, vorrebbe rinnovare l'offerta dei congegni di sicurezza per computer. Si affida a dei terroristi berlinesi, i quali con le loro gesta criminali costringono inevitabilmente chi di dovere a proteggersi maggiormente, facendo lievitare i consumi.

Fassbinder tocca il tema del terrorismo senza troppa lucidità, ma non senza idee: La terza generazione sembra infatti un vero ipertesto, che si apre in modo indiscriminato alle sollecitazioni più varie, con generosità ma anche con qualche indigesto intellettualismo di troppo (Schopenhauer e Solaris di Tarkovskij declassati a citazioni volanti). Fassbinder non è Godard, dopotutto, anche se l'ha omaggiato spesso, soprattutto all'inizio della sua carriera. I media giocano un ruolo fondamentale, e rappresentano il fulcro del film, cosìcché anche l'essenza di questi terroristi di ultima generazione appare cannibalizzata dal tubo catodico, demiurgo che tutto regola e che tutto rende tanto inconsistente quanto problematico, preda degli immaginari e delle contraddizioni più disparate. E in questo mondo malato, il terrorismo stesso si declassa ad ambigua carnevalata a tratti rivoltante («Si finisce sempre per fare quel che ci disgusta, ne abbiamo bisogno»). I titoli di testa descrivono così il fim: «Una commedia in sei parti su giochi di società, tutta suspense, emozione e logica, crudeltà e pazzia, proprio come le fiabe che si raccontano ai bambini per rendere più tollerabile la vita che si conclude nella morte».

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