Il testamento del mostro
Le testament du Docteur Cordelier
1959
Paese
Francia
Generi
Drammatico, Noir
Durata
95 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Jean Renoir
Attori
Jean-Louis Barrault
Teddy Bilis
Michel Vitold
Il Dottor Cordelier (Jean-Louis Barrault), psichiatra di chiara fama dedito ai suoi studi e rispettato da una scelta clientela, nel suo testamento nomina erede universale tale Monsieur Opale, minaccioso personaggio responsabile di aggressioni e violenze. L'amico avvocato Joly (Teddy Bilis) decide di indagare sulla vicenda. Collocato nell'ultimo periodo della produzione cinematografica di Renoir, è una rilettura moderna del romanzo Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde di Stevenson. Molteplici sono, tuttavia, le suggestioni e le novità che Renoir riesce a infondere nella materia letteraria di partenza. Il gioco sul doppio, calato nella eccellente prova d'attore di Barrault, permette al regista di tornare sul tema, a lui caro, della recita delle convenzioni sociali. Se lo psichiatra Barrault incarna il dogma della rispettabilità sociale, coltivata con scrupoloso discernimento, il suo negativo Opale ne rappresenta il più radicale rifiuto. In lui si può intravedere una sorta di Boudu cattivo, anarchico attentatore ad ogni regola del vivere civile. A Renoir interessa il punto di contatto tra i due opposti, l'uomo che sta nel mezzo e che con il suo travaglio esistenziale media le due polarità. Fu girato per la televisione seguendo un innovativo meccanismo di riprese lunghe, ottenute con più cineprese, per concedere agli attori tempi più dilatati di introspezione. Interessante la cornice introduttiva in uno studio televisivo, con Renoir in persona che prepara alla visione del film.
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