Tetsuo
Tetsuo
1989
Paese
Giappone
Generi
Sperimentale, Fantascienza, Horror
Durata
67 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Shin'ya Tsukamoto
Attori
Kei Fujiwara
Tomorowo Taguchi
Nobu Kanaoka
Shin'ya Tsukamoto
Naomasa Musaka
Renji Ishibashi
Il salaryman Tomoo (Tomorowo Taguchi) investe con la sua auto un uomo (Shin'ya Tsukamoto) ma, invece di soccorrerlo, lo abbandona moribondo in un bosco. Sopravvissuto, l'uomo, feticista del metallo, cova un forte desiderio di vendetta che colpisce Tomoo come un' infezione.

Raramente un'opera d'esordio ha avuto un valore significativo ed epocale come Tetsuo di Shin'ya Tsukamoto. A memoria è facile citare Erasehead di David Lynch, pellicola con la quale condivide anche la medesima e totalmente immersiva esperienza audiovisiva dove regia, montaggio e musica sono legati in una assoluta complementarità. Ritagliatosi a forza un posto d'onore nell' immaginario cyberpunk, Tetsuo trova al centro delle sue tematiche un richiamo forte al cinema di David Cronenberg che Tsukamoto non ha certo provato a smentire: il corpo, le sue mutazioni e trasformazioni (la contaminazione carne-metallo, in primis), il liberarsi delle vecchie spoglie per rinascere (anche sessualmente) in qualcosa di nuovo e differente. Una pellicola presto diventata di culto, certamente la più celebre tra quelle firmate dal cineasta giapponese nella prima parte della sua carriera, simbolo della sua poetica dove, oltre alla trasformazione della materia organica in inorganica, compare anche un'altra delle sue future ossessioni: la figura del demiurgo che manovra gli uomini come burattini. Un montaggio frenetico (potremmo dire meccanico), una colonna sonora industrial che stride come unghie sul ferro e un bianco e nero fortemente contrastato contribuiscono al fascino senza tempo di un'opera che assume l'aspetto di un manifesto. Tsukamoto tuttofare è sceneggiatore, regista, interprete, montatore, scenografo, direttore della fotografia e curatore degli effetti speciali. Diventerà il primo capitolo di una trilogia, che comprende anche Tetsuo II: Body Hammer (1992) e Tetsuo: The Bullet Man (2009).
Maximal Interjector
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