Vicenda sentimentale con tragico epilogo: protagonista è una donna affascinante, Thaїs (Thaїs Galitzy), mangiatrice di uomini, preferibilmente sposati, che porta alla totale rovina. Thaїs è l'unica pellicola sopravvissuta d'ispirazione futurista: il movimento d'avanguardia, nel 1916, aveva realizzato Vita futurista, firmato dal fondatore Filippo Tommaso Marinetti, di cui sono sopravvissuti soltanto pochi fotogrammi. Semplice nell'evoluzione narrativa, Thaїs sfrutta la visionarietà futurista grazie alle scenografie (ipnotiche, geometriche, simboliche) disegnate dal pittore Enrico Prampolini, presenti nella villa della contessa, che ispireranno l'espressionismo tedesco degli anni Venti. Il film è anche un'opera fortemente anticonvenzionale nei confronti del filone del melodramma italiano del decennio: alle dive dell'epoca, Bragaglia risponde scegliendo una protagonista sconosciuta, con cui il pubblico faticava a empatizzare. Splendido il finale, per carica emotiva e apparato visivo.