The Gray Man
The Gray Man
2022
Netflix
Paese
Usa
Generi
Thriller, Azione
Durata
122 min.
Formato
Colore
Registi
Anthony Russo
Joe Russo
Attori
Ryan Gosling
Chris Evans
Ana de Armas
Regé-Jean Page
Jessica Henwick
Billy Bob Thornton
Alfre Woodard
Il Gray Man è l'agente della CIA Court Gentry (Ryan Gosling), detto anche Sierra Six. Preso da un penitenziario federale e assoldato dal supervisore Donald Fitzroy (Billy Bob Thornton), Gentry era un tempo un sicario a pagamento esperto e approvato dall'agenzia. Adesso però le cose sono cambiate e Six diventa l'obiettivo di una caccia internazionale lanciata da Lloyd Hansen (Chris Evans), un ex collega della CIA che farà l'impossibile per eliminarlo. Per sua fortuna l'agente Dani Miranda (Ana de Armas) è dalla sua parte...

Basato sull’omonimo romanzo di Mark Greaney, The Gray Man è probabilmente uno degli action spionistici più stanchi, derivativi e apatici mai pensati e diretti: i personaggi sono una via di mezzo tra manichini svuotati di ogni senso narrativo e drammaturgico e pesci smorti in un acquario, la sceneggiatura è un costante susseguirsi di frasi smozzicate e i tanti piani narrativi all’insegna di spostamenti, sparatorie e corpi a corpo faticano dannatamente a tatuarsi nella memoria, quasi sempre anche solo fino alla sequenza successiva. Diretto dai registi di Avengers: Infinity War (2018) e Avengers: Endgame (2019), i fratelli Anthony e Joe Russo, il film può vantare tanto un cast di tutto rispetto quanto un dispendio di forze malamente assortito: i presunti echi “nobili”, tra tatuaggi che alludono al mito di Sisifo e citazioni che scomodano il filosofo Schopenhauer, sono imperturbabilmente ridicoli; le voragini temporali evocate dalle didascalie di passaggio creano crateri di senso difficilmente colmabili e anche il background dei personaggi e il perché delle loro azioni rimangono un enigma non soddisfatto né tantomeno risolto da dialoghi squadernati con pedestre mestizia. Gosling sembra replicare, ma senza alcun costrutto e con un grigiore che nel suo caso appare qui nomen omen, la mimica e il volto ferrei e inamovibili delle sue collaborazioni con Nicolas Winding Refn, del quale viene riproposta a bella posa anche l’ambientazione al neon del suo Solo Dio Perdona (2013), ma il vuoto pneumatico dell’insieme e la disarticolazione lampante di ogni senso e necessità sono di fatto impossibili da celare. Il nadir nel cast lo toccano Chris Evans, alle prese con un villain dai super-baffoni a dir poco sopra le righe, e un Billy Bob Thornton particolarmente avvizzito. Realizzato con un budget di 200 milioni di dollari, è diventato il secondo film più costoso della storia di Netflix insieme a Red Notice (2021) e ha generato immediatamente dopo il suo debutto la messa in cantiere di un sequel e uno spin-off. Uscito in sala per pochi giorni per poi approdare a stretto giro in streaming nel luglio 2022. 
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