Elisa (Lida Baarova), attrice di bell'aspetto e scarso talento s'innamora di Celestino (Peppino De Filippo), garzone di farmacia vessato dal suo principale, Luigi (Paolo Stoppa). Ma ad opporsi all'unione tra i due è Carmine (Eduardo De Filippo), cameriere tutto fare di Elisa che cerca di far sposare la sua padrona con il barone Liborio Mellifluo (Enrico Viarisio). Ad aiutare Celestino ci penseranno il dentista Giuseppe (Enzo Gainotti) e sua moglie Concetta (Titina De Filippo) Adattamento per il grande schermo dell'omonima commedia di Eduardo Scarpetta e ultimo film in cui i tre fratelli De Filippo recitano fianco a fianco prima della clamorosa rottura tra Eduardo e Peppino. Una commedia degli equivoci tutta giocata sui camuffamenti identitari e sugli scontri di classe, animata dall'istrionismo attoriale dei suoi interpreti: decisamente più in parte Peppino (memorabile quando si spaccia per cliente entusiasta del dentista e ripete allo sfinimento «Non c'è che lui, non c'è che lui», ironizzando in maniera neanche troppo velata contro Mussolini) e Paolo Stoppa (in un ruolo di villain cialtrone piuttosto canonico per i suoi standard interpretativi) rispetto a Eduardo e Titina. Ma drammaturgicamente il film è assai esile e registicamente piatto: un'illustrazione professionalmente impeccabile eppure povera di guizzi e spunti d'interesse. Spiace vedere quattro grandissimi interpreti del teatro nostrano come Stoppa e i tre De Filippo sostanzialmente sottoutilizzati e riuniti in un'opera piacevole solo a tratti e non certo indimenticabile.