Tootsie
Tootsie
1982
Paese
Usa
Generi
Commedia, Sentimentale
Durata
116 min.
Formato
Colore
Regista
Sydney Pollack
Attori
Dustin Hoffman
Jessica Lange
Teri Garr
Charles Durning
Geena Davis
Dabney Coleman
Bill Murray
Sydney Pollack
Michael Dorsey (Dustin Hoffman), attore talentuoso e disoccupato alla disperata ricerca di un ruolo, riesce a ottenere una parte in una soap opera travestendosi da donna. Diverrà Dorothy Michaels, star del programma, ma si troverà a dover fronteggiare le avances del maturo collega Les (Charles Durning) e il nascente sentimento per la bella Julie (Jessica Lange).
Scatenata commedia diretta da Sydney Pollack e sceneggiata da Larry Gelbart e Murray Schisgal, che usa come elemento comico il travestitismo (con tutti gli equivoci che ne seguono, soprattutto a livello sessuale) per riflettere sul concetto di contaminazione. La confusione di gender è sottesa a quella, ben più significativa, tra arte e vita, tra realtà e finzione (emblematica la sequenza finale, in cui Dorothy si rivela come Michael durante la registrazione di una puntata della soap), simbolizzata da una New York/palcoscenico che travalica teatri e set televisivi. Una sfumata riflessione metacinematografica, divertente e sottilmente malinconica, che si rivela anche una tenera storia d'amore, tratteggiata con estrema e inaspettata delicatezza. Ritmo forsennato, dialoghi frizzanti che colpiscono nel segno («Sono stato un uomo migliore con te, come donna, di quanto non sia mai stato con le altre donne come uomo») e qualche sana stoccata al maschilismo imperante nel mondo dello show business. Da antologia la scena della tentata seduzione ai danni di Dorothy/Michael da parte del focoso pretendente Les. Bill Murray è Jeff, Teri Garr è Sandy. Pollack si ritaglia il ruolo del manager George Fields. Oscar a Jessica Lange come migliore attrice non protagonista.
Scatenata commedia diretta da Sydney Pollack e sceneggiata da Larry Gelbart e Murray Schisgal, che usa come elemento comico il travestitismo (con tutti gli equivoci che ne seguono, soprattutto a livello sessuale) per riflettere sul concetto di contaminazione. La confusione di gender è sottesa a quella, ben più significativa, tra arte e vita, tra realtà e finzione (emblematica la sequenza finale, in cui Dorothy si rivela come Michael durante la registrazione di una puntata della soap), simbolizzata da una New York/palcoscenico che travalica teatri e set televisivi. Una sfumata riflessione metacinematografica, divertente e sottilmente malinconica, che si rivela anche una tenera storia d'amore, tratteggiata con estrema e inaspettata delicatezza. Ritmo forsennato, dialoghi frizzanti che colpiscono nel segno («Sono stato un uomo migliore con te, come donna, di quanto non sia mai stato con le altre donne come uomo») e qualche sana stoccata al maschilismo imperante nel mondo dello show business. Da antologia la scena della tentata seduzione ai danni di Dorothy/Michael da parte del focoso pretendente Les. Bill Murray è Jeff, Teri Garr è Sandy. Pollack si ritaglia il ruolo del manager George Fields. Oscar a Jessica Lange come migliore attrice non protagonista.
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