Tora! Tora! Tora!
Tora! Tora! Tora!
1970
Paesi
Usa, Giappone
Generi
Guerra, Storico
Durata
144 min.
Formato
Colore
Registi
Richard Fleischer
Kinji Fukasaku
Toshio Masuda
Attori
Martin Balsam
Sō Yamamura
Joseph Cotten
Tatsuya Mihashi
1941. Mentre in Europa la Seconda guerra mondiale infuria già da due anni, l'Impero giapponese, alleato delle potenze dell'Asse, decide di sferrare un attacco a sorpresa contro gli Stati Uniti bombardando la base militare di Pearl Harbor. Per gli americani sarà una vera e propria carneficina.
Tre anni di pre-produzione, otto mesi di riprese e un budget di 25 milioni di dollari per un imponente war movie che mescola efficacemente intenti spettacolari e attenzione per l'aderenza storica, diretto da tre diversi registi — Richard Fleischer per le sequenze americane, Kinji Fukasaku e Toshio Masuda per quelle giapponesi — e prodotto dalla 20th Century Fox che già nel 1962 aveva svolto un'operazione analoga, relativamente allo sbarco in Normandia, con il celebre Il giorno più lungo. Doppio punto di vista per una pellicola che cerca di affrontare con sguardo imparziale uno dei temi più delicati e controversi della Seconda guerra mondiale, scegliendo di ricostruire con realismo documentario e scevro da retorica le ragioni, le dinamiche e gli errori alla base dei tragici eventi del 7 dicembre 1941. Strutturato in due blocchi, il film mantiene per i primi novanta minuti un approccio cronachistico, legato alle fasi di preparazione dell'attacco, che lascia poco spazio alla componente emozionale, mentre nella seconda parte, quando lo scontro finalmente esplode, le complesse sequenze aeree danno vita a momenti di grande spettacolarità. Prolisso e altalenante dal punto di vista drammaturgico, ma convincente ed efficace nelle scelte visive. Oscar per gli effetti speciali nel 1971.
Tre anni di pre-produzione, otto mesi di riprese e un budget di 25 milioni di dollari per un imponente war movie che mescola efficacemente intenti spettacolari e attenzione per l'aderenza storica, diretto da tre diversi registi — Richard Fleischer per le sequenze americane, Kinji Fukasaku e Toshio Masuda per quelle giapponesi — e prodotto dalla 20th Century Fox che già nel 1962 aveva svolto un'operazione analoga, relativamente allo sbarco in Normandia, con il celebre Il giorno più lungo. Doppio punto di vista per una pellicola che cerca di affrontare con sguardo imparziale uno dei temi più delicati e controversi della Seconda guerra mondiale, scegliendo di ricostruire con realismo documentario e scevro da retorica le ragioni, le dinamiche e gli errori alla base dei tragici eventi del 7 dicembre 1941. Strutturato in due blocchi, il film mantiene per i primi novanta minuti un approccio cronachistico, legato alle fasi di preparazione dell'attacco, che lascia poco spazio alla componente emozionale, mentre nella seconda parte, quando lo scontro finalmente esplode, le complesse sequenze aeree danno vita a momenti di grande spettacolarità. Prolisso e altalenante dal punto di vista drammaturgico, ma convincente ed efficace nelle scelte visive. Oscar per gli effetti speciali nel 1971.
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