Predicatore da quattro soldi annoiato dalla routine lavorativa, Bill Hill (Christopher Walken) cerca di sfruttare i poteri soprannaturali dell'ex-monaco Juvenal (Skeet Ulrich), ragazzo che ha il dono di guarire attraverso la semplice imposizione delle mani. Bill spinge la sua amica Lynn Faulkner (Bridget Fonda) ad aiutare il giovane, ma le cose si complicano quando i due si innamorano. Segnato fin dalla tenera età da una rigorosa educazione basata sulla stretta osservanza dei principi calvinisti, Scharder ha spesso riservato una notevole importanza alla dimensione religiosa all'interno delle sue opere. Alla consueta parabola di colpa e redenzione, qui contrappone una visione spensierata e posticcia, di taglio marcatamente giovanile: la leggerezza da black comedy rimane solo nelle intenzioni e la girandola di situazioni sullo spirito truffaldino e approfittatore della società, per quanto a volte spassosa, non lascia mai il segno. Juvenal, prescelto di Dio, è un protagonista scanzonato e godibile, ma le vicende costruite attorno alla sua figura non sono altro che un pretesto per incorniciare la solita love story. Poca roba. Un Walken vacanziero e Tom Arnold nei panni di un fondamentalista fanatico rimangono l'unico, flebile, motivo di interesse del film.