Trash
Trash
2014
Paesi
Gran Bretagna, Brasile
Generi
Avventura, Azione, Commedia
Durata
115 min.
Formato
Colore
Regista
Stephen Daldry
Attori
Rickson Teves
Eduardo Luis
Gabriel Weinstein
Selton Mello
Rooney Mara
Martin Sheen
Wagner Moura
Stepan Nercessian
Pedro Pauleey
Rafael (Rickson Teves), Gardo (Eduardo Luis) e Rato (Gabriel Weinstein), tre ragazzi delle favelas di Rio, trovano nella spazzatura un portafoglio. Una scoperta all'apparenza innocua porterà ai tre una lunga serie di guai e a dover fare i conti con la corrotta polizia locale, capitanata dallo spietato Frederico (Selton Mello). I ragazzi potranno comunque contare sull'aiuto del missionario padre Juilliard (Martin Sheen) e della sua giovane assistente, Olivia (Rooney Mara).
Produzione britannica e ambientazione brasiliana per un film che cerca di riproporre la formula di successo di The Millionaire (2008). Una fiaba ambientata in un esotico paese in via di sviluppo, corredata da una tenue denuncia sociale, da protagonisti sfortunati per cui non si può non fare il tipo, da un mix di azione e commedia (la sceneggiatura è firmata da Richard Curtis) che garantisca la giusta dose d'intrattenimento e da un imprescindibile lieto fine. Il risultato è un film leccato e ruffiano che cerca di compensare la sua pochezza di fondo con soluzioni visive e drammaturgiche a dir poco urticanti, destreggiandosi tra estetica cartolinesca, montaggio frenetico, musica martellante, cliché e colpi di scena improbabili. Deleteri poi i costanti ricorsi a mezzucci vagamente ricattatori e alle strizzatine d'occhio verso lo spettatore, veicolate da tre ragazzini indisponenti, attori presi dalla strada, inutilmente sopra le righe e alla lunga insopportabili. Completamente sprecati due attori come Rooney Mara e Martin Sheen, prigionieri di due personaggi insulsi e di una produzione artificiosa e sfacciatamente furba, attenta solo a ingraziarsi con faciloneria il favore delle platee. Non a caso, il film ha vinto il premio del pubblico al Festival di Roma.
Produzione britannica e ambientazione brasiliana per un film che cerca di riproporre la formula di successo di The Millionaire (2008). Una fiaba ambientata in un esotico paese in via di sviluppo, corredata da una tenue denuncia sociale, da protagonisti sfortunati per cui non si può non fare il tipo, da un mix di azione e commedia (la sceneggiatura è firmata da Richard Curtis) che garantisca la giusta dose d'intrattenimento e da un imprescindibile lieto fine. Il risultato è un film leccato e ruffiano che cerca di compensare la sua pochezza di fondo con soluzioni visive e drammaturgiche a dir poco urticanti, destreggiandosi tra estetica cartolinesca, montaggio frenetico, musica martellante, cliché e colpi di scena improbabili. Deleteri poi i costanti ricorsi a mezzucci vagamente ricattatori e alle strizzatine d'occhio verso lo spettatore, veicolate da tre ragazzini indisponenti, attori presi dalla strada, inutilmente sopra le righe e alla lunga insopportabili. Completamente sprecati due attori come Rooney Mara e Martin Sheen, prigionieri di due personaggi insulsi e di una produzione artificiosa e sfacciatamente furba, attenta solo a ingraziarsi con faciloneria il favore delle platee. Non a caso, il film ha vinto il premio del pubblico al Festival di Roma.
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