La traviata
1982
Paese
Italia
Generi
Operistico, Drammatico, Sentimentale
Durata
109 min.
Formato
Colore
Regista
Franco Zeffirelli
Attori
Teresa Stratas
Plácido Domingo
Cornell MacNeil
Allan Monk
Axelle Gall
Pina Cei
Maurizio Barbacini
Robert Sommer
Richard Oneto
La cortigiana Violetta Valery (Teresa Stratas), pallida e morente, ripensa all'antico amore che la legava ad Alfredo Germont (Plácido Domingo), sullo sfondo di una Parigi colorata e altresì funesta per il destino della donna. Zeffirelli tenta di riformulare un nuovo concetto di opera-filmata: la sua Traviata, dal capolavoro di Giuseppe Verdi rappresentato per la prima volta nel 1853, è indicativa di come il regista fiorentino – non senza coraggio – abbia coniugato la propria visione (dirompente, moderna e non convenzionale) del libretto di Francesco Maria Piave e del personaggio di Violetta a un tradizionalismo che non si è sentito di abbandonare del tutto. Paradossalmente, si tratta del film meno accademico, meno laccato e meno “zeffirelliano” in assoluto; il regista stravolge la storia della cortigiana e la piega alla visione di cui sopra, macellando arie importanti e inserendo flashback rivelatori e inaspettati. Quello che non convince, tuttavia, è l'equilibrio della ricerca dell'autore, che genera linguaggi e filosofie goffe, incapaci di stimolare e offrire spunti d'interesse accattivanti. Lo stesso linguaggio, applicato all'opera in teatro, si colora di ricettività diverse e propositive ed è per questo che la carriera di Zeffirelli nell'opera è longeva e memorabile. Al cinema, però, l'effetto è diverso, straniante, più di ogni altra cosa. Pulsanti e intense, va detto, le prove di T. Stratas e di P. Domingo. Partitura musicale composta dall'orchestra del MET (Metropolitan Opera) di New York City, e candidature all'Oscar per le scene di Quaranta e Zeffirelli e i costumi di Piero Tosi (che vinsero il Bafta e il Nastro d'Argento, assegnato anche alla bella fotografia di Ennio Guarnieri).
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