Regina Lambert (Thandie Newton), rimasta vedova all'inizio del suo matrimonio, viene a sapere delle attività non proprio trasparenti del marito. L'americano Joshua Peter (Mark Wahlberg) giunge in suo soccorso per proteggerla da chi si è messo sulle sue tracce perché interessato a mettere le mani sui suoi soldi. Jonathan Demme prende in mano il sogno di un remake di Sciarada (1963) di Stanley Donen nel peggior modo possibile: il suo film è un pasticcio che prova a mettere insieme con esiti fallimentari una serie di invenzioni che dovrebbero omaggiare le tonalità favolistiche del film originale, associandole per altro alle sperimentazioni cromatiche e nevrotiche del cinema più recente, ma il risultato rimane in bilico tra i due poli, senza sposarne nessuno. Né new age né dramma onirico, né thriller d'autore né melodramma metafisico, con due protagonisti di scandalosa piattezza e una regia altrettanto mediocre e pacchiana, che inanella trovate di bassa lega nella speranza di dare senso e ragion d'essere all'insieme, senza riuscirci mai neanche per sbaglio. L'eleganza figurativa e lo charme dell'originale sono lontani anni luce.