L’idillio romantico degli sposini Carl (Matt Dillon) e Molly (Kate Hudson), figlia del capo di lui (Michael Douglas), viene letteralmente travolto dall’uragano Dupree (Owen Wilson), il miglior amico di Carl che si installa da loro dopo aver perso casa e lavoro. Sregolato e combinaguai, Dupree porta scompiglio nella vita della coppia, ma finirà per insegnare loro qualcosa. Ben prima di dedicarsi ai cinecomics Marvel, i fratelli Anthony e Joe Russo confezionano una commedia che da un lato punta sul meccanismo delle gag e dall’altro su una satira che vorrebbe sbeffeggiare l’istituzione del matrimonio e le convezioni sociali. Le prime, però, hanno scarso mordente (e le risate latitano), mentre la seconda affonda nella palude dei cliché, talvolta fastidiosi. La comicità fisica e anarcoide di Owen Wilson, ennesima incarnazione di uno scombinato Peter Pan che si rivela assai più concludente dei supposti “adulti”, resta comunque l’aspetto più riuscito del film. Il problema sono gli altri personaggi, dalla stereotipata Kate Hudson (risibilmente inutile per la prima metà) agli altrettanto convenzionali Michael Douglas e Seth Rogen, fino a uno scialbo Matt Dillon, che ha lasciato la sua verve da commedia leggera sul set di Tutti pazzi per Mary (Bobby e Peter Farrelly, 1998).