Il matrimonio tra lo scrittore di guide turistiche Macon (William Hurt) e Sarah (Kathleen Turner) entra in crisi dopo la morte del figlio, ucciso durante una sparatoria in un fast food. Lei, disperata, chiede il divorzio, scossa dalla triste realtà; lui capisce di poter dare un senso alla tragedia dal momento in cui si imbatte nella pimpante Muriel (Geena Davis).

Tratto dall'omonimo romanzo di Anne Tyler, il film che conferma il talento di Kasdan, cineasta capace, negli anni '80, di imporsi all'attenzione del grande pubblico dimostrando anche una sottile vena autoriale che lo distingue dalla dozzinale massa di registi di intrattenimento fioriti nel decennio. Una pellicola intimista che cavalca alla perfezione un'idea di cinema popolare di qualità, attraverso un riuscito mix di umorismo, dramma e malinconia pronta a sbocciare in una illuminante speranza per un futuro all'insegna di una rinnovata felicità. Kasdan tratteggia con garbo temi delicati (l'elaborazione del lutto, la complessità dei sentimenti, lo smarrimento personale, la perdita di affetti), mettendo al centro della vicenda un grande WIlliam Hurt, perfetto come protagonista umano, sofferente e desideroso di aprirsi all'innamoramento dopo un cupo periodo di disperazione. Convincente anche il reparto femminile, con la Davis che si è aggiudicata l'Oscar come miglior attrice non protagonista. Commozione e divertimento in un'opera sentimentale che ha il pregio di non cadere in soluzioni eccessivamente enfatiche. Il tono volutamente dimesso a volte suona un po' fasullo, ma che Kasdan sia un furbetto non è una novità.