Wallace (Justin Long) conduce uno bizzarro show radiofonico per il quale deve sempre andare alla ricerca di storie assurde da raccontare. Finisce così nella casa di un vecchio e sinistro marinaio (Michael Parks) con una passione smisurata per i trichechi. Kevin Smith prova a mescolare tutte le sue passioni in questa pellicola, intrecciando toni grotteschi e orrorifici a battute e situazioni più divertenti e umoristiche. Il risultato però non convince, dato che il regista insiste senza brio su entrambi i canali riempendoli di luoghi comuni (la parte comica, in particolare, è la meno riuscita e si affida completamente al buffo personaggio interpretato da Johnny Depp) e situazioni drammaturgiche poco originali (l'aguzzino anziano che tortura il giovane malcapitato per raggiungere il suo folle obiettivo). Come se non bastasse, il film è ricco di incongruenze (il passato del personaggio interpretato da Michael Parks non giustifica le azioni che egli commette) e di svolte narrative evitabili e sostanzialmente inutili (il triangolo amoroso tra Wallace, la sua ragazza e il suo collega). Sicuramente Smith si sarà divertito a pensare e realizzare questa pellicola così come dimostrano i titoli di coda finali: in compenso lo spettatore si diverte molto meno.