Tutti i soldi del mondo
All the Money in the World
2017
Paese
Usa
Generi
Drammatico, Thriller
Durata
132 min.
Formato
Colore
Regista
Ridley Scott
Attori
Mark Wahlberg
Christopher Plummer
Michelle Williams
Charlie Plummer
Timothy Hutton
Andrew Buchan
Marco Leonardi
Romain Duris
Francesca Inaudi
Giulio Base
Il 10 luglio 1973, a Roma, alcuni membri della 'ndrangheta calabrese rapiscono l’adolescente John Paul Getty III (Charlie Plummer) allo scopo di ottenere un lauto riscatto da parte del nonno del ragazzo, il noto magnate dell'industria petrolifera nonché uomo più ricco del mondo, J. Paul Getty (Christopher Plummer). Il rifiuto da parte del miliardario di pagare scatenerà la disperazione e la lotta furiosa di Gail Harris (Michelle Williams), madre del ragazzo.
Nello stesso anno di Alien: Covenant (2017), Ridley Scott firma una pellicola completamente diversa, ispirata a uno dei più celebri casi di rapimento degli anni Settanta. Più che a un film che segue letteralmente la cronaca dei fatti (decisamente troppe le parti romanzate, a partire da una conclusione che alterna la liberazione del nipote alla morte del magnate, in realtà avvenuta tre anni dopo), Scott è interessato a una riflessione sull’avidità e al dipingere la brutalità di un uomo per cui il denaro conta molto di più della famiglia (celebre la frase che Getty disse per giustificare la decisione di non pagare il riscatto: «Ho 14 altri nipoti, e se tiro fuori anche un penny avrò 14 nipoti sequestrati»). La narrazione riesce per lunga parte ad appassionare, seppur sia un interesse più dettato dalla vicenda in sé che dall’effettiva riuscita della pellicola, ma Scott calca troppo la mano in diversi momenti, passando senza effettive ragioni dal bianco e nero al colore nella prima sequenza o puntando su un finale a effetto che lascia il tempo che trova. Ispirato a un libro di John Pearson, Tutti i soldi del mondo ha una discreta parte centrale, ma la sceneggiatura del poco esperto David Scarpa è altalenante, così come il ritmo vive di una serie di alti e bassi piuttosto evidenti. Efficace la prova di Michelle Williams, notevole quella di Christopher Plummer, che ha “rimpiazzato” Kevin Spacey a film già terminato: per lo scandalo sessuale che ha coinvolto quest’ultimo, Scott ha deciso di rigirare tutte le scene che lo vedevano protagonista a poche settimane dall’uscita del film in sala, con Plummer al suo posto.
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