2 Fast 2 Furious
2 Fast 2 Furious
2003
Paesi
Usa, Germania
Genere
Azione
Durata
107 min.
Formato
Colore
Regista
John Singleton
Attori
Paul Walker
Tyrese Gibson
Eva Mendes
Cole Hauser
Devon Aoki
Thom Barry
James Remar
Amaury Nolasco
Michael Ealy
Dopo essere stato escluso dalla polizia, Brian O'Conner (Paul Walker) inizia a gareggiare nelle corse clandestine. Durante una di queste, viene catturato dalle autorità e, costretto a collaborare sotto copertura per potersi ripulire la fedina penale, deve infiltrarsi nel cartello del criminale Carter Verone (Cole Hauser). Per farlo, chiederà l'aiuto dell'amico Roman Pearce (Tyrese Gibson).
Questa volta è John Singleton a far rombare i motori per il secondo capitolo della saga, schiacciando meno sull'acceleratore rispetto al suo predecessore Rob Cohen. 2 Fast 2 Furious non riesce a emulare la grinta del primo film, offrendo uno spettacolo alquanto insipido: l'intreccio e la sceneggiatura sono prevedibili in ogni minimo dettaglio, delineando una vicenda banale in cui domina Paul Walker, nuovamente protagonista; al suo fianco Eva Mendes (nel ruolo di Monica Fuentes), bella ma non brava, e l'impacciato rapper-attore Tyrese Gibson. Il fatto che O'Conner sia soprannominato “Bullit” (chiaro riferimento a Steve McQueen) non aiuta sicuramente a digerire il malloppo. La regia di Singleton fa respirare un'aria maggiormente (e forzatamente) hip hop e la colonna sonora di David Arnold, i cui brani contribuiscono a conferire un atteggiamento gangsta al lungometraggio, ne è la chiara dimostrazione. Poca adrenalina e molta noia. Sceneggiatura di Michael Brandt e Derek Haas.
Questa volta è John Singleton a far rombare i motori per il secondo capitolo della saga, schiacciando meno sull'acceleratore rispetto al suo predecessore Rob Cohen. 2 Fast 2 Furious non riesce a emulare la grinta del primo film, offrendo uno spettacolo alquanto insipido: l'intreccio e la sceneggiatura sono prevedibili in ogni minimo dettaglio, delineando una vicenda banale in cui domina Paul Walker, nuovamente protagonista; al suo fianco Eva Mendes (nel ruolo di Monica Fuentes), bella ma non brava, e l'impacciato rapper-attore Tyrese Gibson. Il fatto che O'Conner sia soprannominato “Bullit” (chiaro riferimento a Steve McQueen) non aiuta sicuramente a digerire il malloppo. La regia di Singleton fa respirare un'aria maggiormente (e forzatamente) hip hop e la colonna sonora di David Arnold, i cui brani contribuiscono a conferire un atteggiamento gangsta al lungometraggio, ne è la chiara dimostrazione. Poca adrenalina e molta noia. Sceneggiatura di Michael Brandt e Derek Haas.
Iscriviti
o
Accedi
per commentare