Quando una sua vecchia fiamma gli lascia tra le braccia una bimba di pochi mesi, Samuel (Omar Sy) si ritrova di colpo a dover abbandonare la sua vita senza pensieri per prendersene cura. Otto anni dopo, Samuel e la piccola Gloria (Gloria Colston) vivono insieme felici, ma qualcosa di inaspettato potrebbe cambiare le loro vite.
Basta leggere la trama o vedere qualche sequenza per capire come Famiglia all’improvviso sia la solita dramedy francese dai buoni sentimenti, pronta a ricattare lo spettatore con situazioni retoriche e con svolte narrative predisposte per far commuovere facilmente (la malattia del protagonista, in primis). La scrittura è pigra, ma tanto basta per convincere quel pubblico di bocca buona che tanto apprezza i film con Omar Sy, quasi sempre una garanzia di furberia a più livelli sin dai tempi del celebrato Quasi amici (2011). Hugo Gélin è inesperto e... si vede, ma i limiti maggiori stanno in un montaggio mal calibrato (si veda la sequenza in “automobile”) e in una durata spropositata che rende la visione ancor più indigesta. Un film trascurabile, per non dire di peggio.