Le donne e il desiderio
Zjednoczone stany miłości
2016
Amazon Prime Video
Paesi
Polonia, Svezia
Genere
Drammatico
Durata
104 min.
Formato
Colore
Regista
Tomasz Wasilewski
Attori
Julia Kijowska
Magdalena Cielecka
Dorota Kolak
Marta Nieradkiewicz
Łukasz Simlat
Polonia, inizio anni Novanta. Dopo il crollo del Muro di Berlino si attendono grandi cambiamenti. In un piccolo paese di provincia, alcune donne sperano in un futuro diverso, ma dovranno accontentarsi della monotona vita di sempre.
Punta su una fotografia contrassegnata da colori desaturati, il regista Tomasz Wasilewski, per rendere ancor più credibile questa cartolina d’epoca che fotografa un periodo (in apparenza) cruciale per la storia della Polonia. Dalla speranza, però, si passa presto alla disillusione nei diversi ritratti femminili presenti nel film: da una moglie e madre che non si trova più a suo agio nel nucleo familiare a un’anziana signora che soffre di solitudine, passando per una donna avvenente che ha abbandonato tutto in favore di un amante che sceglie di lasciarla per sempre. I messaggi che il regista vuole lanciare sono forti e chiari, e i personaggi fungono efficacemente da “parte per il tutto” della Polonia dell’epoca, ma la sceneggiatura finisce spesso sopra le righe, con sequenze non troppo credibili e realizzate unicamente per aumentare il respiro tragico della vicenda. Il ritmo tiene discretamente ma, anche a causa di un finale un po’ frettoloso, rimane l’amaro in bocca per un film che poteva essere ben più profondo e incisivo di quanto risulta in realtà. Presentato in concorso al Festival di Berlino 2016, dove ha ottenuto il riconoscimento per la miglior sceneggiatura.
Punta su una fotografia contrassegnata da colori desaturati, il regista Tomasz Wasilewski, per rendere ancor più credibile questa cartolina d’epoca che fotografa un periodo (in apparenza) cruciale per la storia della Polonia. Dalla speranza, però, si passa presto alla disillusione nei diversi ritratti femminili presenti nel film: da una moglie e madre che non si trova più a suo agio nel nucleo familiare a un’anziana signora che soffre di solitudine, passando per una donna avvenente che ha abbandonato tutto in favore di un amante che sceglie di lasciarla per sempre. I messaggi che il regista vuole lanciare sono forti e chiari, e i personaggi fungono efficacemente da “parte per il tutto” della Polonia dell’epoca, ma la sceneggiatura finisce spesso sopra le righe, con sequenze non troppo credibili e realizzate unicamente per aumentare il respiro tragico della vicenda. Il ritmo tiene discretamente ma, anche a causa di un finale un po’ frettoloso, rimane l’amaro in bocca per un film che poteva essere ben più profondo e incisivo di quanto risulta in realtà. Presentato in concorso al Festival di Berlino 2016, dove ha ottenuto il riconoscimento per la miglior sceneggiatura.
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