L'uomo bicentenario
Bicentennial Man
1999
Paesi
Usa, Germania
Generi
Drammatico, Fantascienza
Durata
132 min.
Formato
Colore
Regista
Chris Columbus
Attori
Robin Williams
Sam Neill
Wendy Crewson
Oliver Platt
Hallie Kate Eisenberg
Lindze Letherman
La famiglia Martin acquista un androide NDR-114 (Robin Williams) per fargli svolgere le faccende domestiche. Inizialmente la signora Martin (Wendy Crewson) e la figlia maggiore (Lindze Letherman) non vedono di buon occhio il robot, mentre il signor Martin (Sam Neill) e la bimba più piccola (Hallie Kate Eisenberg) lo accolgono come un membro della famiglia. In grado di provare emozioni proprie degli esseri umani, NDR-114 arriverà a chiedere la libertà dalla sua condizione di aiutante domestico.
Tratto dall'omonimo racconto (1976) di Isaac Asimov, L'uomo bicentenario si configura come un'opera ambiziosa che però fatica non poco a raggiungere gli obiettivi che si prefigge. Chris Columbus, da sempre attento alle dinamiche familiari, prova ancora una volta a raccontare le diverse reazioni di fronte a un cambiamento che sconvolge l'intimità della famiglia e, nella seconda parte, sposta l'attenzione sul mutamento fisico e psichico del robot Andrew, teso a trasformarsi in essere umano. Gli spunti sono interessanti, capaci di lasciare finestre aperte su libero arbitrio e valori morali, ma la pellicola fatica ad affrontare i tanti spunti concettuali. Supportato in maniera decisamente convincente dall'amico Robin Williams (eccellente soprattutto nelle fattezze dell'androide), Columbus ha confezionato una buona pellicola che sa però di occasione mancata.
Tratto dall'omonimo racconto (1976) di Isaac Asimov, L'uomo bicentenario si configura come un'opera ambiziosa che però fatica non poco a raggiungere gli obiettivi che si prefigge. Chris Columbus, da sempre attento alle dinamiche familiari, prova ancora una volta a raccontare le diverse reazioni di fronte a un cambiamento che sconvolge l'intimità della famiglia e, nella seconda parte, sposta l'attenzione sul mutamento fisico e psichico del robot Andrew, teso a trasformarsi in essere umano. Gli spunti sono interessanti, capaci di lasciare finestre aperte su libero arbitrio e valori morali, ma la pellicola fatica ad affrontare i tanti spunti concettuali. Supportato in maniera decisamente convincente dall'amico Robin Williams (eccellente soprattutto nelle fattezze dell'androide), Columbus ha confezionato una buona pellicola che sa però di occasione mancata.
Iscriviti
o
Accedi
per commentare