Una donna è trovata morta assassinata all'interno del vagone di un treno diretto da Marsiglia a Parigi. La polizia indaga, ma i sospettati finiscono a loro volta nel mirino dell'omicida, che lascia dietro di sé una misteriosa striscia di morti violente. Esordio dell'allora trentaduenne Costa-Gavras, Vagone letto per assassini è un discreto esempio di mystery-thriller, genere che l'autore greco tenderà sempre più ad abbandonare per concentrarsi sul giallo politico e il cinema di impegno civile. Forte di un'ambientazione classica ma sempre suggestiva, quella degli scompartimenti del treno, un piccolo congegno di suspense ben diretto e, soprattutto, ben interpretato, che vanta alcuni dei più grandi nomi francesi dell'epoca. Solo un po' macchinoso nella scrittura, come tutti i film di Costa-Gavras, a causa dell'ostinata tendenza a seguire alla lettera il romanzo di Sébastien Japrisot a cui si ispira.