Velluto blu
Blue Velvet
1986
Paese
Usa
Generi
Drammatico, Thriller
Durata
120 min.
Formato
Colore
Regista
David Lynch
Attori
Kyle MacLachlan
Laura Dern
Dennis Hopper
Isabella Rossellini
Hope Lange
Dean Stockwell
George Dickerson
Brad Dourif
Jack Nance
Il ritrovamento di un orecchio umano in un prato porta il giovane Jeffrey (Kyle MachLachlan) a indagare su un affare sporco che coinvolge una cantante di night-club (Isabella Rossellini) e un gruppo di criminali che hanno rapito suo figlio. Lo aiuterà la figlia di un detective (Laura Dern).
Dopo il disastro commerciale di Dune (1984), David Lynch torna a realizzare un lungometraggio personale, inquietante e ricco di tematiche scomode e coraggiose. Aperto da un incipit memorabile, il film è ambientato nell'immaginaria cittadina di Lumberton, luogo-simbolo di quella provincia americana dove tutto è in apparenza perfetto: dai colori pastello delle abitazioni fino ai pompieri che salutano mentre passano. In realtà è proprio in questi spazi, come dimostrerà anche nella serie televisiva I segreti di Twin Peaks (1990-1991), che secondo David Lynch si nascondono i misteri più terribili, le perversioni e il sadismo: elementi tutti ben rappresentati dal personaggio interpretato da Dennis Hopper. È negli ambienti familiari, conosciuti e rassicuranti, che prende vita quel perturbante freudiano che Lynch ha spesso rappresentato in carriera. Sono orrori che si nascondono (il motivo ricorrente della tenda), si celano, ma che presto o tardi vengono a galla (l'orecchio in mezzo al prato). Velluto blu è un'opera esplosiva, che vive di guizzi importanti alternati a momenti più statici, totalmente incentrata sull'atto del vedere e sul piacere che questo può provocare. Fortemente voyeuristico, è anche un film dai contorni onirici, di indubbio fascino e di grande suggestione visiva e sonora. Lynch opta per due canzoni d'epoca come In Dreams di Roy Orbison (che tanto ha a che fare con l'atmosfera della pellicola) e Blue Velvet di Bobby Vinton, cantata da Isabella Rossellini, che dà il titolo al film.
Dopo il disastro commerciale di Dune (1984), David Lynch torna a realizzare un lungometraggio personale, inquietante e ricco di tematiche scomode e coraggiose. Aperto da un incipit memorabile, il film è ambientato nell'immaginaria cittadina di Lumberton, luogo-simbolo di quella provincia americana dove tutto è in apparenza perfetto: dai colori pastello delle abitazioni fino ai pompieri che salutano mentre passano. In realtà è proprio in questi spazi, come dimostrerà anche nella serie televisiva I segreti di Twin Peaks (1990-1991), che secondo David Lynch si nascondono i misteri più terribili, le perversioni e il sadismo: elementi tutti ben rappresentati dal personaggio interpretato da Dennis Hopper. È negli ambienti familiari, conosciuti e rassicuranti, che prende vita quel perturbante freudiano che Lynch ha spesso rappresentato in carriera. Sono orrori che si nascondono (il motivo ricorrente della tenda), si celano, ma che presto o tardi vengono a galla (l'orecchio in mezzo al prato). Velluto blu è un'opera esplosiva, che vive di guizzi importanti alternati a momenti più statici, totalmente incentrata sull'atto del vedere e sul piacere che questo può provocare. Fortemente voyeuristico, è anche un film dai contorni onirici, di indubbio fascino e di grande suggestione visiva e sonora. Lynch opta per due canzoni d'epoca come In Dreams di Roy Orbison (che tanto ha a che fare con l'atmosfera della pellicola) e Blue Velvet di Bobby Vinton, cantata da Isabella Rossellini, che dà il titolo al film.
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