L'anziano Maurice (Peter O'Toole), un famoso attore decaduto, conosce Jessie (Jodie Whittaker), la nipote del suo migliore amico Ian (Leslie Philips) e comincia a frequentarla. La ragazza sogna di diventare una modella e l'uomo l'aiuta facendola posare nuda per una classe, per poi denominarla Venere. Maurice ha scoperto di essere malato e stringe un rapporto sempre più forte con la ragazza, ma l'instabilità della giovane gli causerà non pochi problemi. Il film esplora la vecchiaia, non risparmiando la solitudine che circonda chi vive questo momento della vita e il cinismo con cui è, da un certo punto di vista e in determinate situazioni, lecito affrontarla. La sensazione di inutilità e di poca considerazione da parte del resto del mondo, che riconosce le persone solo per i meriti del passato e non certo per ciò che esse esprimono nel presente, traspaiono in maniera netta nell'arco del film, lasciando percepire una certa malinconia e una tangibile disillusione, che però sono solo accennate e mai adeguatamente sviluppate con piglio maturo o sicuro. Allo stesso tempo non mancano l'ironia e la capacità di prendersi poco sul serio, che vanno a braccetto con una regia non memorabile ma vigile e delicata, che, seppur in un contesto decisamente mediocre, ha perlomeno il merito di evitare la retorica e preferirle la sincerità. Bella prova di un misurato Peter O'Toole.