Londra, 1888. Nel quartiere di Whitechapel vengono trovate morte diverse prostitute: orribilmente squartati, i corpi delle donne riportano il marchio di un folle omicida seriale. Sulle sue tracce si metterà l'ispettore Fred Abberline (Johnny Depp), la cui bravura è dovuta a una grande capacità intuitiva e ad alcuni metodi poco ortodossi. Lo aiuterà nella ricerca la dolce Mary Kelly (Heather Graham), anch'essa una prostituta di cui Abberline s'innamorerà molto presto.
All'origine c'è uno splendido romanzo a fumetti firmato da Alan Moore e disegnato da Eddie Campbell che, sul grande schermo, ottiene una resa altrettanto potente e maestosa. I fratelli Hughes (reduci dal documentario American Pimp, del 1999) dipingono un'inquietante Londra vittoriana, attraversata da suoni minacciosi e da ombre che sembrano prendere vita come nella migliore tradizione del “gotico cinematografico”. Il merito è soprattutto dell'ottima fotografia di Peter Deming (nello stesso anno, curatore anche delle immagini di Mulholland Drive di David Lynch) che crea un'atmosfera perturbante e minacciosa: sfondo perfetto della “vera” storia di un complotto massonico in cui il leggendario Jack lo squartatore è soltanto la pedina di un meccanismo ben più complesso e stratificato. Una delle migliori performance in assoluto per Johnny Depp, perfetto nel ruolo di un ispettore tormentato e affascinante, e costretto a fare uso di stupefacenti per dare forma sia alle proprie ossessioni che alle proprie intuizioni. Menzione speciale anche per la grandiosa interpretazione di Ian Holm nei panni del medico Sir William Gull.