Le vie del Signore sono finite
1987
Disney+
Paese
Italia
Generi
Commedia, Drammatico
Durata
84 min.
Formato
Colore
Regista
Massimo Troisi
Attori
Massimo Troisi
Marco Messeri
Jo Champa
Massimo Bonetti
A causa di una reazione psicosomatica, Camillo (Massimo Troisi) ha perso l'uso delle gambe dopo la rottura della relazione con Vittoria (Jo Champa). Durante un viaggio, stringe amicizia con Orlando (Massimo Bonetti), anche lui paraplegico. Quando Vittoria torna single, Camillo riacquista l'uso delle gambe e scopre di essere ancora innamorato della giovane. Peccato però che anche Orlando abbia perso la testa per la ragazza. Intanto, la minacciosa presenza del Fascismo si sta diffondendo nel paese.
Massimo Troisi abbandona l'epoca contemporanea per buttarsi in una storia romanzata che offre alcuni scorci credibili e non invasivi dell'Italia fascista. Il protagonista timido e complessato, tipico dell'artista partenopeo, evolve nel corso della vicenda, forse per cercare di rinnovare i tratti che hanno sempre caratterizzato i suoi personaggi: da eterno indeciso, in balia delle scelte altrui, dopo aver subito l'allontanamento dall'amata, Camillo prende in mano la situazione e dimostra una inaspettata personalità. Pur rimanendo all'interno della visione delicata e sofferta del comico napoletano, l'aspetto narrativo si dimostra ancora una volta il limite più evidente del cinema di Troisi. Il versante comico, nonostante la presenza dei classici monologhi surreali, viene sacrificato a favore di una drammaticità spicciola che non viene approfondita a sufficienza. Il risultato è un film scisso, privo di coerenza tematica. Musiche di Pino Daniele.
Massimo Troisi abbandona l'epoca contemporanea per buttarsi in una storia romanzata che offre alcuni scorci credibili e non invasivi dell'Italia fascista. Il protagonista timido e complessato, tipico dell'artista partenopeo, evolve nel corso della vicenda, forse per cercare di rinnovare i tratti che hanno sempre caratterizzato i suoi personaggi: da eterno indeciso, in balia delle scelte altrui, dopo aver subito l'allontanamento dall'amata, Camillo prende in mano la situazione e dimostra una inaspettata personalità. Pur rimanendo all'interno della visione delicata e sofferta del comico napoletano, l'aspetto narrativo si dimostra ancora una volta il limite più evidente del cinema di Troisi. Il versante comico, nonostante la presenza dei classici monologhi surreali, viene sacrificato a favore di una drammaticità spicciola che non viene approfondita a sufficienza. Il risultato è un film scisso, privo di coerenza tematica. Musiche di Pino Daniele.
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