Violette
Violette
2013
Paesi
Francia, Belgio
Genere
Biografico
Durata
139 min.
Formato
Colore
Regista
Martin Provost
Attori
Emmanuelle Devos
Sandrine Kiberlain
Olivier Gourmet
Catherine Hiegel
Jacques Bonnaffé
Olivier Py
La storia della scrittrice francese Violette Leduc (Emmanuelle Devos), dell'incontro che le cambiò la vita con Simone de Beauvoir (Sandrine Kiberlain) e della genesi travagliata della sua opera letteraria fino al successo più importante La Bâtarde. Esattamente come in Séraphine (2008), anche in Violette Provost si concentra su un personaggio della cultura e dell'arte europea ambiguo, in parte dimenticato, in parte offuscato da nomi più celebri. Violette Leduc è una donna tormentata ancor prima di ottenere la fama, incapace di gestire il successo e l'efferatezza del denaro. Abituata alla povertà, arrangiandosi tra furti e il traffico nel mercato nero, è ossessionata dalla propria solitudine e inadeguatezza fisica, dal rifiuto che l'amore, maschile o femminile, le ha sempre riservato. Ma sarà la sua sessualità dirompente, sincera e impacciata, a invadere i suoi libri e a conquistare l'élite intellettuale dell'epoca: da Jean Genet (Jacques Bonnaffé) ad Albert Camus, da Maurice Sachs (Oliver Py) a Jean Cocteau, fino all'amore più forte e influente per la sua carriera, Simone de Beauvoir, che di Leduc disse: «Ha parlato della sessualità femminile come nessuna ha mai fatto prima di lei». E a emergere tra i capitoli del film è proprio l'amore per la “donna”, anche quello contrastato per la madre Berthe (Catherine Hiegel). Violette esaspera ogni movimento, ogni sentimento vissuto dalla sua protagonista fino all'inverosimile. Ben confezionato, curato in scene e arredi, ha però tutti i limiti di un'operazione artificiosamente intellettuale. E la maniera prende spesso il sopravvento.
Maximal Interjector
Browser non supportato.