Il colonnello e ricercatore medico dell'esercito americano Sam Daniels (Dustin Hoffman) scova l'esistenza di un nuovo e micidiale virus sviluppatosi in un piccolo villaggio africano. I suoi superiori cercano di insabbiare la scoperta ma, quando per accidentali coincidenze il virus rischia di propagarsi per tutti gli Stati Uniti, la situazione si trasforma in un grave caso di emergenza nazionale.

Un cast di grandi nomi per un action thriller dai risvolti catastrofici che non riesce a emergere dal marasma in cui sguazzano con mediocrità altri lungometraggi analoghi. Il soggetto tocca il tasto dolente del terrore per le malattie infettive mortali, in un'ottica del contagio adatta per gli anni '90: il film, però, è troppo poco spettacolare per esaltare i fan dell'azione pura ed eccessivamente tronfio per essere un'acuta riflessione sulle minacce "invisibili". Dustin Hoffman offre un'onesta interpretazione nei panni del medico senza frontiere, mentre Morgan Freeman è un irrilevante generale afflitto da sensi di colpa.