Visitors
Eo-ddeon bang-moon
2009
Paesi
Corea del Sud, Giappone, Filippine
Genere
Drammatico
Durata
108 min.
Formati
Colore, Bianco e Nero
Registi
Lav Diaz
Hong Sang-soo
Naomi Kawase
Attori
Kazuki Kitamura
Jung Yu-mi
Film a episodi. In Lost in the Mountains di Hong Sang-soo, una ragazza guida verso Jeonju per incontrare una sua vecchia compagna di classe: scoprirà che quest'ultima ha una relazione con un professore sposato, che un tempo frequentava lei stessa. In Koma di Naomi Kawase, un ragazzo viaggia verso un villaggio rurale giapponese: qui conosce una misteriosa abitante del luogo. In Butterflies Have No Memories di Lav Diaz, il ritorno a casa di una giovane donna cambierà le vite delle persone a lei vicine.
Nostalgia, il passato mai dimenticato e le possibilità di un nuovo inizio: le tematiche che uniscono gli episodi di Visitors sono comuni, ma non tutto è legato al punto giusto. Molto diversi nei registri adottati (e potrebbe essere un punto favore del film) i tre autori si muovono su stili differenti: “sporco” e impegnato Lav Diaz, delicato e “puritano” Hong Sang-soo, raffinato ed elegante Naomi Kawase. La regista giapponese ha probabilmente realizzato il corto più interessante e coinvolgente, mentre al sudcoreano Hong e al filippino Diaz manca, in questo caso, il giusto guizzo. Entrambi si riscattano nel finale, ma non basta. Il film fa parte del cosiddetto “Jeonju Digital Project”: un'idea messa in piedi, ogni anno dal 2000 in avanti, dal Jeonju International Film Festival. In ogni edizione, la kermesse presenta un film collettivo composto da tre mediometraggi firmati da tre registi importanti, e girati con videocamere digitali: il caso di Visitors, seppur imperfetto, è uno dei più interessanti e degni di nota.
Nostalgia, il passato mai dimenticato e le possibilità di un nuovo inizio: le tematiche che uniscono gli episodi di Visitors sono comuni, ma non tutto è legato al punto giusto. Molto diversi nei registri adottati (e potrebbe essere un punto favore del film) i tre autori si muovono su stili differenti: “sporco” e impegnato Lav Diaz, delicato e “puritano” Hong Sang-soo, raffinato ed elegante Naomi Kawase. La regista giapponese ha probabilmente realizzato il corto più interessante e coinvolgente, mentre al sudcoreano Hong e al filippino Diaz manca, in questo caso, il giusto guizzo. Entrambi si riscattano nel finale, ma non basta. Il film fa parte del cosiddetto “Jeonju Digital Project”: un'idea messa in piedi, ogni anno dal 2000 in avanti, dal Jeonju International Film Festival. In ogni edizione, la kermesse presenta un film collettivo composto da tre mediometraggi firmati da tre registi importanti, e girati con videocamere digitali: il caso di Visitors, seppur imperfetto, è uno dei più interessanti e degni di nota.
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