Dopo un'assenza di vent'anni, Don Giovanni (Douglas Fairbanks) torna a Siviglia. Sua moglie (Benita Hume) lo ama ancora, ma lui non è fatto per la vita coniugale. Nel frattempo, un impostore si spaccia come il vero Don Giovanni. Dopo aver raccontato la “vita privata” di Enrico VIII (dal titolo originale Le sei mogli di Enrico VIII del 1933), Alexander Korda mostra quella di Don Giovanni, ormai attempato e privo del (grande) fascino che aveva in gioventù. Senza momenti degni di nota, La vita privata di Don Giovanni è un prodotto piuttosto mediocre, che regala qualche sorriso ma che, nel complesso, risulta piuttosto fiacco. Lo spunto iniziale poteva dare adito a un prodotto ben più coraggioso e accattivante: man mano che la storia si delinea, tutto diviene prevedibile e non basta una discreta messinscena per elevarlo in qualità. Ultimo ruolo da protagonista di Douglas Fairbanks (Robin Hood del 1922; Il ladro di Bagdad del 1924) che non appare troppo convinto della parte.