Due coniugi ai ferri corti (Judy Holliday e Aldo Ray) raccontano alla giudice che si occupa del loro divorzio (Madge Kennedy), ognuno seguendo il proprio punto di vista, la deriva che ha preso il loro matrimonio. Cukor punta tutto sulla solida sceneggiatura della coppia Kanin-Gordon (quest'ultima appare anche nel film), perfettamente in equilibrio tra dramma e pura commedia. Il risultato è al contempo brillante e amaro, un icastico documento sul cinema che parla di doveri coniugali. Un film che, nonostante l'egida formale di cui sembra permeato, è in realtà profondo, discretamente iconoclasta e diffusamente acido. Con il ricco materiale a disposizione, Cukor è tremendamente a suo agio, la Holliday, Ray e Madge Kennedy anche.