Wajib – Invito al matrimonio
Wajib
2017
Paese
Palestina
Genere
Drammatico
Durata
96 min.
Formato
Colore
Regista
Annemarie Jacir
Attori
Mohammad Bakri
Saleh Bakri
Maria Zreik
Leila Bakri
Abu Shadi (Mohammad Bakri) è un padre divorziato e un insegnante ultrasessantenne che vive a Nazareth. Fra un mese, dopo che sua figlia si sarà sposata, vivrà solo. Shadi (Saleh Bakri), suo figlio architetto, arriva dall’Italia dopo lunghi anni di assenza, per aiutare suo padre a consegnare a mano, secondo la tradizione palestinese, le partecipazioni al matrimonio. Quando padre e figlio, ormai estranei, passeranno la giornata insieme, le tensioni del loro rapporto riaffioreranno, mettendo a dura prova le loro fragili vite diverse.
Diretto, scritto e prodotto dalla filmmaker palestinese Annemarie Jacir, Wajib è un doloroso dramma familiare che racconta un presente nato sotto l’insegna di separazioni traumatiche, incapacità di comprensione tra genitori e figli, divorzi e speranze di trovare un futuro migliore al di fuori dei confini del paese natale. L’idea del viaggio per consegnare le partecipazioni al matrimonio diventa per la Jacir un semplice spunto per costruire un lungometraggio incentrato sull’incontro-scontro tra Abu Shadi e suo figlio e per riflettere sulla società palestinese, le sue tradizioni impossibili da rinnovare e le difficoltà che sembrano rimanere le stesse nonostante il passare degli anni. La base però non è abbastanza solida per tenere la durata di 90 minuti e la visione appare piuttosto ridondante e piena di riflessioni che, seppur importanti e impegnate, sanno di già visto. Più delle immagini contano le parole, pronunciate o trattenute che siano, in quello che è soprattutto un film di sceneggiatura, che alterna momenti intensi ad altri ben poco incisivi. Il risultato è così così, incapace di aggiungere spunti degni di nota al cinema che prova a raccontare il fragile equilibrio della Palestina di ieri e di oggi. Efficace, a ogni modo, la scelta di far interpretare i due protagonisti a Mohammad e Saleh Bakri, padre e figlio anche nella vita reale. Presentato in concorso al Festival di Locarno 2017.
Diretto, scritto e prodotto dalla filmmaker palestinese Annemarie Jacir, Wajib è un doloroso dramma familiare che racconta un presente nato sotto l’insegna di separazioni traumatiche, incapacità di comprensione tra genitori e figli, divorzi e speranze di trovare un futuro migliore al di fuori dei confini del paese natale. L’idea del viaggio per consegnare le partecipazioni al matrimonio diventa per la Jacir un semplice spunto per costruire un lungometraggio incentrato sull’incontro-scontro tra Abu Shadi e suo figlio e per riflettere sulla società palestinese, le sue tradizioni impossibili da rinnovare e le difficoltà che sembrano rimanere le stesse nonostante il passare degli anni. La base però non è abbastanza solida per tenere la durata di 90 minuti e la visione appare piuttosto ridondante e piena di riflessioni che, seppur importanti e impegnate, sanno di già visto. Più delle immagini contano le parole, pronunciate o trattenute che siano, in quello che è soprattutto un film di sceneggiatura, che alterna momenti intensi ad altri ben poco incisivi. Il risultato è così così, incapace di aggiungere spunti degni di nota al cinema che prova a raccontare il fragile equilibrio della Palestina di ieri e di oggi. Efficace, a ogni modo, la scelta di far interpretare i due protagonisti a Mohammad e Saleh Bakri, padre e figlio anche nella vita reale. Presentato in concorso al Festival di Locarno 2017.
Iscriviti
o
Accedi
per commentare