Wall Street. Bud Fox (Charlie Sheen), ambizioso broker in cerca di gloria, intravede l'occasione giusta di successo quando riesce a entrare in affari con il potente Gordon Gekko (Michael Douglas), il quale non si farà nessuno scrupolo a voltargli le spalle e a sfruttarlo per il proprio interesse.
Dopo aver inscenato la guerriglia sudamericana in Salvador (1986) e la guerra del Vietnam con Platoon (1986), Oliver Stone prova a indagare un altro tipo di guerra: quella che si combatte senza scrupoli in borsa. Il parallelismo è riuscitissimo: anche qui, come al fronte, vige il motto “mors tua, vita mea”, si incontrano uomini spietati e i più deboli hanno la peggio. Il regista inoltre non rinuncia a denunciare, lucidamente, l'avidità dell'ambiente in un'America sempre più egoista e poco riconoscente nei confronti delle generazioni precedenti (a tal proposito è centrale il rapporto tra Bud e il genitore, interpretati tra l'altro da Charlie e Martin Sheen, realmente padre e figlio). Un manifesto dello yuppismo imperante negli anni 80, in cui la brama di denaro e successo si avvicinavano a un credo religioso. Paradigmatica, in questo senso, la figura di Gordon Gekko, divenuta un'icona per gli uomini d'affari dell'epoca (e non solo), tanto da guadagnarsi un approfondimento sulla prestigiosa rivista Forbes, pur essendo un personaggio fittizio. Serrato e appassionante per gli esperti del settore, Wall Street potrebbe tediare chi non riesce bene a destreggiarsi nelle dinamiche di investimento che descrive, ma non può lasciare indifferenti per la minuziosa ricostruzione ambientale, a partire dai titoli di testa che immortalano lo skyline di Manhattan sulle note di Fly Me to the Moon di Frank Sinatra. Come spesso accade nel cinema di Stone, c'è il rischio di esaltare ciò che in realtà si vuole demolire. Oscar, Golden Globe e David di Donatello a Michael Douglas, nel ruolo della vita. Fotografia: Robert Richardson. Colonna sonora: Stewart Copeland. Nel 2010 lo stesso Oliver Stone ne realizzerà un sequel: Wall Street – Il denaro non dorme mai.