Bryan (Aaron Paul) e Cassie (Emily Ratajkowski), nel tentativo di salvare la loro relazione e riaccendere la scintilla del loro rapporto, affittano una bella e romantica villa nella campagna italiana attraverso un sito internet. Cassie fa amicizia con il vicino di casa Federico (Riccardo Scamarcio): le cose si complicheranno.
Thriller dal cast improbabile e dallo sviluppo ancora più grossolano e impalpabile, Welcome Home squaderna un trio di belloni immergendoli in quel di Todi (incantevole cittadina dell’Umbria, in provincia di Perugia) per una discesa agli inferi in cui l’erotismo e la tensione si tingono irrimediabilmente di risvolti pecorecci e allarmanti cadute di tono e di credibilità, tra sbadigli e ridicolo involontario. Le angosce proposte sono ingenue e rattrappite, la recitazione di tutto il cast ampiamente sotto la soglia della sufficienza (la nota modella e influencer Emily Ratajkowski, in particolare, sembra capitata sul set per caso) e i dispositivi di sorveglianza con le telecamere di sicurezza a circuito chiuso, trovata vecchia come il cucco, sarebbero risultati fuori tempo massimo, per il modo in cui sono maneggiati, già trent’anni fa. L’idea produttiva dietro al film, in termini di confezione, denota una certa scaltrezza in termini commerciali ma l’efficacia delle forze in campo è palesemente al ribasso. Riccardo Scamarcio si presta in scioltezza al ruolo dell’italiano sexy e maledetto di turno in un trionfo di bassissima stereotipia da esportazione. Piccola parte, nel finale, per Francesco Acquaroli, il Samurai di Suburra - La serie. Prodotto da Andrea Iervolino e Monica Bakardi.