I Wish
Kiseki
2011
Paese
Giappone
Genere
Commedia
Durata
128 min.
Formato
Colore
Regista
Hirokazu Kore-Eda
Attori
Oshiro Maeda
Koki Maeda
Hiroshi Abe
Masami Nagasawa
Joe Odagiri
Kirin Kiki
Yoshio Harada
Koichi (Koki Maeda) e Ryonosuke (Oshiro Maeda) sono due fratellini che in seguito al divorzio dei loro genitori sono stati costretti a separarsi. Il primo vive ora con la madre (Nene Otsuka) e i nonni a Kagoshima; il secondo con il padre (Joe Odagiri) a Fukuoka. Un giorno Koichi sente da un amichetto che se si esprime un desiderio nel momento in cui due treni rapidi si incrociano, questo si realizza sicuramente: Koichi decide allora di compiere un viaggio per assistere all'incontro di due treni Shinkansen nella speranza di rivedere la sua famiglia nuovamente unita.
Trascorsi sette anni dal dolente Nessuno lo sa (2004), tragica storia dell'abbandono di quattro bambini da parte della loro madre, il giapponese Hirokazu Kore-Eda torna nuovamente a osservare il mondo dell'infanzia a distanza ravvicinata, realizzando una pellicola leggera e radiosa dai toni irresistibilmente spensierati. Affidato per larga parte alla travolgente spontaneità dei due giovanissimi protagonisti (fratelli anche nella vita reale) e dei loro simpatici comprimari, il film segue una linea narrativa semplice e lineare che dà a Kore-Eda la possibilità di compiere brevi deviazioni di percorso, soffermarsi sui dettagli del quotidiano e lasciare spazio all'improvvisazione dei suoi attori in cerca di quei piccoli momenti di autenticità che da sempre contraddistinguono il suo cinema. Toccante favola moderna di amicizia e solidarietà, l'ottavo film di Kore-Eda è un inno gioioso all'inesauribile capacità dei bambini di sognare e di reagire alle difficoltà della vita, un magico racconto di formazione che coglie con straordinaria precisione un importante momento di crescita dei giovani protagonisti presentandolo allo spettatore come un vero e proprio miracolo. Giunto alla soglia dei cinquant'anni, Kore-Eda non ha ancora smesso di meravigliarsi e di credere nella purezza della fanciullezza.
Trascorsi sette anni dal dolente Nessuno lo sa (2004), tragica storia dell'abbandono di quattro bambini da parte della loro madre, il giapponese Hirokazu Kore-Eda torna nuovamente a osservare il mondo dell'infanzia a distanza ravvicinata, realizzando una pellicola leggera e radiosa dai toni irresistibilmente spensierati. Affidato per larga parte alla travolgente spontaneità dei due giovanissimi protagonisti (fratelli anche nella vita reale) e dei loro simpatici comprimari, il film segue una linea narrativa semplice e lineare che dà a Kore-Eda la possibilità di compiere brevi deviazioni di percorso, soffermarsi sui dettagli del quotidiano e lasciare spazio all'improvvisazione dei suoi attori in cerca di quei piccoli momenti di autenticità che da sempre contraddistinguono il suo cinema. Toccante favola moderna di amicizia e solidarietà, l'ottavo film di Kore-Eda è un inno gioioso all'inesauribile capacità dei bambini di sognare e di reagire alle difficoltà della vita, un magico racconto di formazione che coglie con straordinaria precisione un importante momento di crescita dei giovani protagonisti presentandolo allo spettatore come un vero e proprio miracolo. Giunto alla soglia dei cinquant'anni, Kore-Eda non ha ancora smesso di meravigliarsi e di credere nella purezza della fanciullezza.
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