Mary (Meg Ryan), ricca newyorkese sposata con un magnate dell’editoria, vede il suo matrimonio apparentemente felice andare in pezzi a causa del tradimento di quest’ultimo con una commessa (Eva Mendes). Con l’aiuto delle amiche, cercherà di riconquistare il marito.
Nuovo adattamento della commedia di Clare Boothe Luce, progetto portato avanti per anni dalla sceneggiatrice e regista Diane English. La storia tutta al femminile era già stata trasposta sullo schermo da George Cukor nel 1939, con il grande classico Donne; la vicenda è la stessa, con la scelta al tempo rivoluzionaria di un film senza personaggi maschili aggiornata ai tempi e ai luoghi di Sex and the City, ma della freschezza e dell’inventiva dell’originale rimangono poche vestigia. Patinato nella confezione, pedante nei dialoghi, impacciato nella direzione del nutrito e qualificato cast, spogliato della forza inventiva dell’originale, poveramente diretto dalla English, il film risulta un flop piuttosto fragoroso. Resta, ma è poco, il vuoto del pettegolezzo dell’alta società, ma il sospetto è che venga più coccolato ed esaltato che criticato.