Dal 15 al 18 agosto 1969 andò in scena a Bethel, centro rurale nello stato di New York nei pressi di Woodstock, il più grande e noto raduno rock di sempre. Tra i tanti gruppi saliti sul palco, il film mostra Richie Havens, Crosby, Stills & Nash, Canned Heat, Joan Baez, The Who, Sha-Na-Na, Joe Cocker and the Grease Band, Audience, Country Joe and the Fish, Arlo Guthrie, Ten Years After, Jefferson Airplane, John Sebastian, Santana, Sly and the Family Stone, Janis Joplin, Jimi Hendrix.
Uscito in sala sette mesi dopo il concerto e proiettato fuori concorso al 23esimo Festival di Cannes, il documentario di Michael Wadleigh – che vanta la presenza di Martin Scorsese e Thelma Schoonmaker in cabina di montaggio e come assistenti alla regia – non solo condensa il meglio di un evento musicale che (al netto delle condizioni audio tutt’altro che eccelse) resta assolutamente straordinario nella storia del rock, ma restituisce soprattutto lo spirito di un’epoca e consegna ai posteri il bellissimo canto del cigno dell’utopia hippie che chiude gli idealistici e irripetibili Sixties. Attraverso un editing minuzioso e innovativo (vedi l’uso massiccio dello split screen e delle camere multiple), Wadleigh e la sua squadra confezionano un lavoro monumentale, spesso poco coeso, ma eccezionale come documento storico. Un caleidoscopio di musica e colori, dove il caos, le danze, il fango, i corpi nudi, le droghe e gli abiti variopinti si fondono con le note forsennate degli Who o dei Jefferson Airplane, il “fuck” irrisorio di Country Joe McDonald, la ieraticità folle di Joe Cocker, l’urlo lacerante di Janis Joplin e la chitarra di Jimi Hendrix che trasforma The Star-Spangled Banner in una scarica di mitragliatrice a ricordarci come, oltre quel campo invaso da pace e amore, c’era l’inferno del Vietnam. Non completamente riuscito, in ogni caso decisamente significativo. Premiato con l’Oscar 1971 per il miglior documentario, di Woodstock esistono diverse versioni: oltre all’uscita in sala da 184 minuti, citiamo almeno quella del 1994 da 224 minuti, l’edizione in dvd/bluray del 40esimo anniversario (che include inedite performance di alcuni artisti oltre all’aggiunta di quelle di Mountain, Grateful Dead, Johnny Winter, Paul Butterfield e Creedence Clearwater Revival) e il Director’s Cut del 2014 con ulteriori esibizioni.