Magneto (Ian McKellen) vuole dimostrare la superiorità dei mutanti sul genere umano. Intanto Logan (Hugh Jackman), che ha perso la memoria, arriva alla scuola degli X-Men, guidata dal saggio professor Xavier (Patrick Stewart).
Definibile come il vero apripista dei film sui supereroi nel nuovo millennio, X-Men è la realizzazione dei sogni di milioni di fan dei mutanti Marvel sparsi in tutto il globo. Bryan Singer riesce abilmente a dare vita a un prodotto ritmato e affascinante, mixando psicologia e azione, ironia e dramma, senza disdegnare una riflessione più profonda sulla diversità e la discriminazione che gli X-Men da sempre simboleggiano. La sceneggiatura scorre fluida e capace di sviluppare anche i rapporti più intricati, come quello che lega Logan a Jean Grey (Famke Janssen) o il professor Xavier a Magneto. A stupire è anche il cast, da Patrick Stewart a Ian McKellen, passando per Rebecca Romijn (Mistica): tutte scelte oculate, anche se il ruolo di protagonista indiscusso è senz'altro di Hugh Jackman, perfetto nei panni di Wolverine. Qualche momento di stanca e degli effetti speciali non sempre all'altezza minano in parte una pellicola comunque imperdibile per gli appassionati, capace di destare l'interesse anche dei più scettici.