Il 32. Trieste Film Festival rilancia e continua in sala a giugno, al Teatro Miela!
Il Trieste Film Festival diretto da Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo, accanto alla formula online imposta dall’emergenza sanitaria Covid-19 a inizio anno, ha scelto fin da principio di destinare una parte del Festival alla programmazione in presenza e per due week-end porta ora in sala un omaggio a due grandi autori scomparsi di recente, al cinema balcanico nell’anniversario della disgregazione della federazione jugoslava, e il TSFF dei Piccoli, rassegna di cinema dedicata ai più giovani spettatori del Festival. La scelta di programmare eventi in presenza si è resa necessaria – oltre ad essere auspicata dopo tanti mesi di distanza – anche per il formato in pellicola della maggior parte dei film, che necessitava quindi la proiezione in sala.
«Dopo il grande successo dell’edizione online del Trieste Film Festival a gennaio» dicono i direttori artistici Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo «siamo ora molto felici di tornare in sala con delle proiezioni speciali in pellicola e la sezione TSFF dei Piccoli, programmazione dedicata a bambini e ragazzi che tanto affetto ha raccolto negli anni. È per noi un bel segnale di speranza per il mondo del cinema e dello spettacolo in generale.»
La missione del Festival è stata fin da principio quella di portare in Italia il meglio del cinema dell’Europa centro orientale, ma anche – basti pensare alle recenti edizioni dedicate al Muro di Berlino e alla riunificazione della Germania – tenere viva, proprio attraverso il cinema, la memoria delle pagine più importanti della storia di questa parte di (vecchio) continente.
Il 4 giugno il Festival ricorda due autori recentemente scomparsi con altrettanti eventi speciali, dando modo di rivedere sul grande schermo OSTRE SLEDOVANÉ VLAKY di Jiří Menzel (Treni strettamente sorvegliati, CS, 1966, b-n, 89’, v.o. ceca, sott. it.) una delle opere più importanti della Nová vlna che mescola grottesco e drammatico, tratto dall’omonimo romanzo breve di Bohumil Hrabal, Oscar come Miglior film straniero nel 1967.
E anche SAN ZIMSKE NOĆI di Goran Paskaljević (Sogno di una notte di mezzo inverno, SRB, 2004, col., 95’, v.o. serba, sott. it.), già Premio speciale della giuria al festival di San Sebastian nel 2004 e Premio speciale della Giuria al Trieste Film Festival nel 2005: dalla disintegrazione del paese jugoslavo il legame particolare che si crea tra tre persone ai margini della società, contrapposte dagli eventi bellici e costrette insieme sotto allo stesso tetto.
Nell’ambito del ricordo del trentennale delle guerre balcaniche (1991/2021) già proposto a gennaio, il 4 e 5 giugno viene proposta un’ideale prosecuzione del focus con alcuni interessanti e originali titoli degli ultimi trent’anni. 1991-2021: GUERRA, TRAUMA, METAFORA. FINIS JUGOSLAVIAE presenterà MGM SARAJEVO (Ćovjek-Bog-Monstrum) del collettivo di autori SaGA (MGM Sarajevo /L’uomo-Dio-Il mostro, di Ismet Arnautalić, Mirsad Idrizović, Ademir Kenović, Pjer Žalica, BIH, 1992-1994, col., 93’, v.o. bosniaca, sott. it.), produzione che richiedette 2 anni di lavorazione, con cui ci caliamo in uno spaccato di vita composto da tre storie che hanno come elemento comune la città di Sarajevo: i protagonisti parlano proprio dal cuore di una città assediata, che soffre delle costrizioni imposte dalla guerra.
MARBLE ASS di Želimir Žilnik (Culo di marmo, YU, 1995, col., 87’, v.o. serba – inglese, sott. it.) è invece uno dei film più insoliti usciti dall’Europa dello scorso millennio, Marble Ass è un dramma politico e sociale coraggioso e transgender positivo che sostiene la creatività individuale contro il militarismo macho. Ambientato in una casa sconnessa nella periferia di Belgrado, la storia si concentra sulla prostituta Merlyn, e la sua compagna di stanza, la compagna di lavoro Sanela. La loro routine va in frantumi quando Johnny, un ex amante impazzito, viene disarmato dall’esercito e torna a casa pieno di rabbia a malapena repressa. Il film ricevette il Teddy Award della Berlinale nel 1995.
E al Teatro Miela si potrà vedere su grande schermo anche il grande successo croato degli anni ‘90 KAKO JE POČEO RAT NA MOM OTOKU di Vinko Brešan (Come la guerra è iniziata sulla mia isola, HR, 1996, col., 97’, v.o. croata, sott. it.) che ci porta nel 1991, quando l’esercito nazionale jugoslavo, che non riconosce l’indipendenza della Croazia, ha ancora in mano tutte le caserme militari del paese e Blaž Gajski si reca su un’isola croata per riportare a casa il figlio, che si trova proprio in una di queste caserme. Fu il film d’esordio per il “re della commedia nera” Vinko Brešan, scritto insieme al padre Ivo, noto scrittore e sceneggiatore croato. Nonostante fosse nato come film per la televisione, ebbe un tale successo di pubblico da diventare il film più visto in Croazia negli anni ’90. Mentre l’ultimo film proposto in questa sezione sarà DRŽAVA MRTVIH di Živojin Pavlović, Dinko Tucaković (Il paese dei morti, YU, 1998-2000, col., 101′, v.o. serba, sott. it.). Siamo nella Jugoslavia, anni ’90 e il sergente maggiore sloveno Janez Kranjc, per tutta la vita devoto alla causa jugoslava, si trasferisce a Belgrado con la moglie macedone, due gemelle di 10 anni e un figlio di 20, sebbene gli sloveni gli offrano un grado militare più alto pur di farlo restare. Janez a Belgrado però si renderà conto che ora è solo un altro straniero in quello che credeva fosse ancora il suo paese.
A completare il ricordo dell’anniversario, fino al 13 giugno è visitabile allo spazio DoubleRoom di via Canova 9 il reportage fotografico di Giovanni Montenero FINIS JUGOSLAVIAE del 1991, a cura di Massimo Premuda. La mostra ripercorre, a distanza di trent’anni, i giorni del breve conflitto armato del 1991, la cosiddetta “La guerra dei dieci giorni” conseguente alla proclamazione dell’indipendenza della Repubblica di Slovenia. Immagini a colori e in bianco e nero del fotografo Giovanni Montenero documentano gli episodi più difficili del conflitto, ma anche la quotidianità della vita dei militari a presidio dei valichi di Pesek e Rabuiese, alle porte di Trieste.
Il secondo week-end del Festival sarà invece interamente dedicato ai nostri spettatori più giovani con TSFF dei Piccoli: proiezioni, spettacoli, laboratori e passeggiate dedicati ai bambini e ai ragazzi.
Sabato 12 giugno potranno vedere in sala grandi classici come SNEŽNAJA KOROLEVA di Lev Atamanov (LA REGINA DELLE NEVI, URSS, 1957, col., 63’, versione doppiata ita), film d’animazione sovietico che racconta l’avventurosa storia di Gerda e Kaj. La trama, adattamento dell’omonima fiaba di Hans Christian Andersen, ricorda il Frozen di produzione disneyana che alla stessa fiaba si ispirò liberamente. Grazie poi alla preziosa collaborazione di Animateka – Festival Internazionale del Film d’Animazione di Lubiana, il TSFF dei Piccoli può proporre IL MEGLIO DI ANIMATEKA – CORTI DI ANIMAZIONE PER BAMBINI: 8 cortometraggi d’autore tra i migliori cortometraggi animati recenti provenienti dall’Europa centro orientale. E oltre a questi anche I CLASSICI SLOVENI DELL’ANIMAZIONE CON PUPAZZI in pellicola 35mm, una retrospettiva adatta alla visione di grandi e piccini e che rende omaggio a tutti i pionieri del cinema di animazione sloveno.
Per domenica 13 giugno Schermi e Lavagne della Cineteca di Bologna, invece, ha curato per noi la selezione PICCOLE CANAGLIE, un programma di corti d’animazione nati nei Paesi europei dell’ex blocco sovietico tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Settanta, e anche FIABE IN FILA, un programma di cortometraggi dedicati alle fiabe e alle leggende popolari: dai capolavori senza tempo dei maestri dell’animazione italiana Giulio Gianini, Lele Luzzati e Osvaldo Cavandoli, alle incursioni nell’animazione contemporanea d’autore con i film Le nozze di Pollicino.
Il TSFF dei Piccoli è anche creatività narrativa e nel laboratorio di storie e trame COSA STAI TRAMANDO? a cura di Costanza Grassi sabato 12 giugno saranno i ragazzi stessi a inventare un film (prenotazione obbligatoria prenotazionitsff@gmail.com)
Mentre domenica 13 giugno con STORIA DI UNA STELLA MARINA / ZGODBA O MORSKI ZVEZDI, prodotto dalla Casa della Musica / Scuola di Musica55, la nota attrice Lara Komar sarà la voce narrante nella versione slovena del concerto-spettacolo scritto da Vincenzo Stera e realizzato assieme a Daniele Dibiaggio, Sara Zanni e Annalisa Metus.
Lo spettacolo verrà proposto sia in versione slovena che italiana. Sul palco un grande libro pop-up al centro della scena, una voce narrante e due musicisti, per una fiaba da gustare con gli occhi e con le orecchie.
Completano poi il programma altre due attività: la prima, sabato 12, è una meravigliosa CACCIA AL TESORO NEL PARCO PIÙ APERTO CHE C’È dentro al Parco di San Giovanni, tra rose, cavalli e alberi: un gioco divertente per scoprire la bellezza e le curiosità del parco più aperto e inclusivo della città. La seconda, domenica 13, è una passeggiata PASSEGGIATA PER BAMBINI CURIOSI DA PROSECCO A MIRAMARE, ricca di colori e profumi alla ricerca di fiori ed erbe, accompagnata da racconti sugli abitanti del Carso. L’itinerario inizierà a Prosecco e si svilupperà fino a Miramare, per concludersi presso il castello dei sogni a picco sul mare e nel suo parco pieni di fiori e alberi che raccontano il viaggio di Massimiliano d’Asburgo.
(prenotazione obbligatoria prenotazionitsff@gmail.com per entrambe le attività)
E se non ci fosse più posto in sala? TSFF DEI PICCOLI ONLINE!
La capienza della sala è ridotta secondo le indicazioni ministeriali e se non fosse possibile prenotare un posto il Trieste Film Festival offre la possibilità di guardare i cortometraggi comodamente a casa vostra per tutto il week-end del 12 e 13 giugno sul sito www.cinetecadimilano.it.
Nell’ambito di TSFF dei Piccoli segnaliamo anche la presentazione della seconda edizione di EU CIAK. Quanto e come la tecnologia influenza le nostre vite? Questo è il tema del progetto di educazione all’audiovisivo EU CIAK, proposto in quattro classi dell’Istituto professionale S. De Sandrinelli di Trieste. Gli studenti presentano i cortometraggi realizzati durante i laboratori e sarà il pubblico in sala a votare il miglior film. Il progetto è realizzato con il sostegno della Fondazione Pietro Pittini.
Per maggiori informazioni, consultare il sito!