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Accidentally Wes Anderson: il profilo Instagram diventa un libro 

È davvero curiosa la storia nata attorno al profilo Instagram Accidentally Wes Anderson che dal 2017 racconta il mondo attraverso fotografie che sembrano uscire direttamente dall’immaginario visivo del regista e che ora diventa un libro!

Simmetrie, architetture, stanze e oggetti color pastello che richiamano il mondo di Wes Anderson attraverso scatti provenienti da tutto il mondo. Il fondatore Wally Koval, capace in appena quattro anni di costruire una community di più di un milione di follower, ha deciso di realizzare un libro che propone naturalmente un’estetica pienamente andersoniana.  

Una pubblicazione che ambisce a diventare immediatamente oggetto da collezione, ispirando il lettore visivamente e suggerendo qualche interessante spunto per viaggiare. La copertina nasce da una foto di Carlo Kuettel dell’Hotel Belvedere al Passo della Furka in Svizzera, mentre il rosa dei fogli di guardia richiama l’indimenticabile palette cromatica di Grand Budapest Hotel.

 
 
 
 
 
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Koval, intervistato da RollingStone Italia, ha raccontato come è nata la pagina e, successivamente, l’idea del libro:

«Il mio proposito era scoprire ogni giorno un posto e delle curiosità che stimolassero la mia immaginazione, e condividerlo con il resto del mondo. […] All’inizio non avevamo aspettative. Le persone hanno iniziato a condividere spontaneamente i loro pensieri e le loro storie nei commenti sotto alle immagini o inviando dei messaggi […] Tuttora navighiamo a vista. Abbiamo sempre rispettato gli standard molto alti che ci siamo dati e siamo sempre stati coerenti, cercando di fare qualcosa di diverso dagli altri. La costanza ci ha premiato: un post al giorno, ogni giorno, sempre negli stessi orari, con una bella immagine e una didascalia interessante […].

È un momento difficile, terribile, a cui nessuno era preparato. Il libro è frutto di quasi due anni e mezzo di lavoro, non immaginavamo di pubblicarlo in un momento del genere, ma fortunatamente è stato un modo per distrarsi, per far guardare altrove i lettori, per portare loro un sorriso, un po’ di positività […].

Quando gli (cioè a Wes Anderson) abbiamo inviato il libro prima della pubblicazione non sapevamo cosa aspettarci, temevamo ci avrebbe chiesto di bloccare tutto. Io sapevo bene in cosa consistesse il progetto, cosa rappresentava e cosa sarebbe diventato, ci avevamo dedicato due anni e mezzo di lavoro, mentre lui non aveva idea di chi fossi io, avrebbe potuto pensare che volessi usare il suo nome a sproposito. Invece è stato molto amichevole e aperto all’idea, dandoci grande fiducia. La ciliegina sulla torta è stata quando gli abbiamo inviato la copia in PDF per l’approvazione definitiva e lui ci ha proposto di scrivere l’introduzione. Per noi e per la nostra community è stato il riconoscimento più grande in assoluto».

Forte dell’approvazione e dell’introduzione del regista statunitense, Accidentally Wes Anderson è già disponibile all’acquisto su Amazon e Waterstones.

Fonte intervista: Rolling Stone Italia

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