Si terrà dal 7 al 15 marzo 2020 il 38esimo Bergamo Film Meeting.
Il festival renderà omaggio quest'anno a Malcolm McDowell, attore inglese che ha legato il suo nome all'immortale ruolo di Alex DeLarge in Arancia Meccanica di Stanley Kubrick, di cui ricorrerà l'anno prossimo il 50esimo anniversario.
L'interprete sarà presente durante l'evento e verranno proiettati i seguenti film in cui ha recitato.
Se… di Lindsay Anderson (Gran Bretagna 1968, 111′)
Arancia meccanica di Stanley Kubrick (Gran Bretagna 1971, 137′)
O Lucky Man! di Lindsay Anderson (Gran Bretagna 1973, 173′)
L’uomo venuto dall’impossibile di Nicholas Meyer (USA 1979, 112′)
Il bacio della pantera di Paul Schrader (USA 1982, 73′)
Evilenko di David Grieco (Italia 2004, 106')
The Company di Robert Altman (USA 2003, 112′)
Previsti anche due eventi a margine delle proiezioni: il seminario Malcolm McDowell: l’iconico ribelle del cinema, a cura dei nostri Andrea Chimento e Simone Soranna, in programma a Bergamo lunedì 2 e martedì 3 marzo (Elav Circus, ore 20.30 – 22.30) e la proiezione di Evilenko di David Grieco, prevista per martedì 3 marzo a Milano (Sala Cinema MIC - Museo Interattivo del Cinema, dalle ore 21.00), con introduzione di Andrea Chimento.
«È facile essere bravi in un film di Robert Altman. Provate piuttosto ad essere bravi in Cyborg 3»
(Malcolm McDowell, Guardian, 2004)
Al secolo Malcolm Taylor, nato a Leeds il 13 giugno 1943, ha studiato al collegio di Cannock prima di rinunciare agli studi universitari per lavorare nel pub di suo padre a Liverpool e successivamente come commesso viaggiatore. Il richiamo del palcoscenico arriva poco dopo, quando decide di unirsi a una compagnia itinerante di repertorio, adottando come nome d'arte il cognome della madre. Trasferitosi a Londra, lavora per un breve periodo con la Royal Shakespeare Company, si assicura alcuni ruoli televisivi minori e successivamente si unisce al Royal Court Theatre, appena in tempo per essere invitato a fare un provino per If… (Se..., 1968) di Lindsay Anderson.
Nonostante la sua mancanza di esperienza sul grande schermo (l'anno precedente, una sua breve apparizione in Poor Cow di Ken Loach non venne inclusa nel montaggio finale), McDowell si assicura il ruolo principale del ribelle Mick Travis, dando inizio a una proficua collaborazione creativa con Anderson. Presentato al Festival del cinema di Cannes, dove vinse la Palma d'oro, If... colse perfettamente l'umore del tempo e impose McDowell come icona per diverse generazioni. Lo impose anche come attore straordinariamente magnetico: l'intensità penetrante dei suoi occhi blu a cui fanno da contrappunto i lineamenti irregolari contribuiscono a creare l'impressione generale della tensione di una molla a spirale, pronta a scattare in qualunque momento.
Tre anni dopo - con l'intermezzo di Figures in a Landscape (Caccia sadica, 1970) di Joseph Losey - McDowell viene scelto per interpretare il ruolo del protagonista in A Clockwork Orange (Arancia meccanica, 1971) l'adattamento di Stanley Kubrick dell'omonimo racconto di Anthony Burgess, una storia intrisa di violenza e impossibilità di redenzione. Alex - vandalo, delinquente, stupratore e assassino - non solo era quanto di più anti-eroico si potesse immaginare (nonostante la sua venerazione per la musica di Ludwig van Beethoven), ma tutti i suoi dialoghi erano scritti in Nadsat, un gergo adolescenziale inventato nel dopoguerra che fonde americano e russo. McDowell riuscì brillantemente nell’interpretazione, dando ad Alex un brio gioioso che rese il personaggio ancora più inquietante, specialmente quando la sua quasi onnipresente voce fuori campo invita platealmente l'approvazione del pubblico per i suoi vari crimini.
Successivamente ritrova Lindsay Anderson, l'autore David Sherwin e il personaggio di Mick Travis per O Lucky Man! (1973), un film direttamente ispirato agli inizi della carriera di McDowell come venditore di caffè. Questa picaresca allegoria, che riecheggia il Candido di Voltaire, attraversa la Gran Bretagna dei primi anni '70 con la sua corruzione politica, economica e sociale, e contiene buona parte del lavoro migliore di McDowell e Anderson. Il terzo e ultimo film con protagonista Mick Travis è Britannia Hospital (1982).
Dopo aver recitato ruoli principali in diversi film britannici, tra cui Harry Flashman, l'eroico fifone vittoriano di George Macdonald Fraser in Royal Flash (1975) di Richard Lester, e un cinico e amareggiato aviatore della prima guerra mondiale in Aces High (La battaglia delle aquile, 1976) di Jack Gold, viene scelto per il ruolo di protagonista in Caligola (1979) diretto da Tinto Brass. Nello stesso anno va a Hollywood per recitare in Time After Time (L'uomo venuto dall'impossibile) e si trasferisce in California, dove tutt'ora vive.
I suoi primi anni negli Stati Uniti sono stati funestati da problemi personali, ma il suo ritmo di lavoro è poi salito alle stelle e non c'è stato anno dalla fine degli anni '80 in cui non abbia ottenuto almeno una mezza dozzina di crediti, di solito interpretando il "cattivo". Nel 2003 è il direttore artistico di una compagnia di balletto in The Company di Robert Altman. Occasionalmente gira ancora qualche film in Gran Bretagna e in Europa, come Evilenko (2004) di David Grieco, ispirato alla vita di Andrej Romanovič Čikatilo, un serial killer che, tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '90, terrorizzò l'Unione Sovietica, violentando e uccidendo oltre cinquanta persone, di cui molti bambini, di ambo i sessi.
In televisione ha dominato i quattro episodi centrali della serie BBC Our Friends in the North (1996) di Peter Flannery nei panni del boss della gang degli anni '60 Bennie Barratt, e ha interpretato la versione invecchiata di Paul Bettany in Gangster N° 1 (2000) di Paul McGuigan. Ha lavorato poi con Mike Hodges in I'll Sleep When I'm Dead (2003), interpretando un altro gangster spavaldo, in Mozart in the Jungle (2014 – 2018) e in Star Wars: Rebels (2018), solo per citare alcuni titoli.
Nell’estate scorsa ha interpretato, accanto ad Harvey Keitel, il ruolo del colonello Saville in Just Noise di Davide Ferrario, un film che racconta la poco conosciuta rivolta del giugno 1919 dei cittadini di Malta contro gli inglesi. Il film è previsto in uscita nella seconda metà del 2020.
Malcolm McDowell sarà ospite a Bergamo Film Meeting.
Eventi speciali. Aspettando Malcolm McDowell
Bergamo, Elav Circus, Via Madonna della Neve, 3
Lunedì 2 e martedì 3 marzo, ore 20.30
Malcolm McDowell: l’iconico ribelle del cinema a cura di LongTake
Per scoprire la carriera e la filmografia del celebre attore inglese Malcolm McDowell e per essere pronti all’omaggio che gli dedicherà Bergamo Film Meeting. Due serate per analizzare insieme le opere più importanti a cui McDowell ha preso parte, dal rivoluzionario If… di Lindsay Anderson fino alle performance più recenti, come in Evilenko di David Grieco o in The Company di Robert Altman. Senza naturalmente dimenticare quello che rimane ancora oggi il suo lungometraggio più celere, Arancia meccanica di Stanley Kubrick, a cui sarà dedicato ampio spazio.
A cura di Andrea Chimento e Simone Soranna di LongTake, questo seminario punta anche a mostrare l’evoluzione che McDowell ha avuto nel corso della sua carriera, provando a capire quanto le sue prove d’attore siano state fondamentali per la resa finale dei film in cui ha lavorato.
Ingresso euro 10 per i 2 appuntamenti, gratuito per i donatori della campagna SUPPORT BFM 2020.
In collaborazione con Elav Circus e LongTake.
Milano, MIC - Museo Interattivo del Cinema, Viale Fulvio Testi, 121 - MM5 Bicocca
Martedì 3 marzo, ore 21.00
Proiezione speciale: Evilenko di David Grieco (Italia 2004, 106’)
Unione Sovietica, 1984: l'insegnante di scuola elementare Andreij Evilenko (Malcolm McDowell) viene licenziato dopo un tentativo di stupro su una bambina. Con il passare del tempo, l'uomo si rivela un pericoloso serial killer cannibale e omicida: lascerà dietro di sé una lunga scia di morti. Tratto dal romanzo Il comunista che mangiava i bambini, scritto dal regista David Grieco e a sua volta ispirato alle vicende del killer Andrej Romanovič Čikatilo (noto come il mostro di Rostov, che violentò e uccise oltre 55 bambini tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '90), un thriller-drama dalle atmosfere inquietanti e quasi orrorifiche.
Il film sarà introdotto da Andrea Chimento.
Ingresso libero con Cinetessera 2020. In collaborazione con Fondazione Cineteca Italiana e LongTake.
BERGAMO FILM MEETING 2020
Il Festival, in programma dal 7 al 15 marzo, proporrà inoltre 7 lungometraggi in anteprima italiana nella Mostra Concorso; 15 documentari nel concorso Visti da Vicino; la ricognizione nel cinema europeo contemporaneo attraverso la sezione Europe, Now! con le personali di João Nicolau (Portogallo), Rúnar Rúnarsson (Islanda) e Danis Tanović (Bosnia ed Erzegovina), a cui si affiancherà Boys & Girls. The best of Cilect Prize, selezione dei film di diploma delle scuole di cinema europee che aderiscono al CILECT, e le due giornate professionali (13 - 14 marzo) Europe, Now! Film Industry Meetings; la retrospettiva dedicata a Jerzy Skolimowski, regista, sceneggiatore e attore polacco, figura tra le più importanti e originali del cinema d’autore mondiale; l’omaggio, accompagnato dalla mostra Gwen, le livre de sable, al maestro dell’animazione Jean-François Laguionie; il passaggio di testimone con Bergamo Jazz; il Kino Club, sezione per i giovani spettatori; insieme alle anteprime e ad un vivace contorno di appuntamenti realizzati grazie al network di collaborazioni con le diverse realtà culturali del territorio e non solo.
Bergamo Film Meeting inaugurerà ufficialmente la sua 38a edizione venerdì 6 marzo, presso il Teatro Sociale di Bergamo alle ore 21.00 con il film THX 1138 (L'uomo che fuggì dal futuro, 1971) di George Lucas musicato dal vivo dagli Asian Dub Foundation, in anteprima europea.