Balla coi lupi: 10 curiosità sul film
22/10/2020
Il 19 ottobre 1990, a Washington, Kevin Costner presenta la sua opera prima da regista: Balla coi lupi. Un film divenuto cult nel corso degli anni, capace di conquistare 7 premi Oscar: miglior film, regia, sceneggiatura, colonna sonora, montaggio, fotografia e sonoro. Per celebrare il 30° anniversario della pellicola, ecco 10 curiosità sul film:
1) Nessuna controfigura per Kevin Costner
Durante la caccia al bufalo, Kevin Costner non ha usato controfigure per cavalcare, anche quando ha dovuto sparare senza tenere le redini. Tuttavia, durante le riprese, Costner è stato colpito fortuitamente, rischiando di rompersi la schiena cadendo da cavallo.
2) No alla violenza sugli animali

Per evitare qualsiasi violenza sugli animali, la Tig Productions di Kevin Costner ha speso 250.000 dollari per i bufali robotici utilizzati nelle sequenze di caccia. Una sequenza girata in 8 giorni con 25 bufali robot e 7 macchine da presa differenti, oltre a un elicottero e 10 pick-up.
3) Kevin Costner è diventato membro dei Sioux

Visto l’enorme successo del film e la maniera così empatica di trattare i Nativi Americani, la Sioux Nation ha adottato Kevin Costner come membro onorario.
4) Imparare la lingua degli indiani

Per aumentare il realismo dell’opera, è stato assunto un insegnante di lingua per lezioni di Lakota ai membri del cast. Vista la difficoltà nell’apprendere la lingua, sono state omesse le differenze di genere nelle espressioni di Lakota, un fatto che ha fatto sorridere i nativi presenti: ai loro occhi era buffo sentire un guerriero parlare come una donna.
5) La durata del primo montaggio
Al termine delle riprese del film, il materiale a disposizione avrebbe potuto coprire 5 ore e mezza di proiezione: naturalmente è stato richiesto un lunghissimo lavoro di taglio successivamente.
6) La sequenza delle riprese

Se si escludono le sequenze della Guerra Civile, girate per ultime, tutte le riprese sono avvenute in ordine cronologico degli eventi, a differenza di quanto accade con gran parte dei film: il gran numero di sequenze girate all’esterno ha imposto che le riprese fossero effettuate basandosi sulle condizioni climatiche.
7) Una produzione non semplice
Le riprese furono effettuate in Sud Dakota, e il clima profondamente instabile è stato la causa dei numerosi ritardi della produzione, unito alla difficoltà nel girare le sequenze delle battaglie degli indiani. In particolare, la più complessa è stata la caccia al bisonte: ha richiesto più di tre settimane di riprese, con 100 stuntman.
8) Ricreare l’autunno
Le sequenze di battaglia nel Tennessee avrebbero dovuto essere girate in autunno, ma siccome non è stato possibile farlo sono stati utilizzati quasi 38.000 litri di vernice per colorare i campi di grano e le foglie degli alberi.
9) La sceneggiatura di Michael Blake scritta prima del romanzo

Michael Blake aveva già scritto una sceneggiatura all’inizio degli anni ’80, e quando Kevin Costner venne contattato suggerì a Blake di trasformarla in un romanzo, in modo che potesse avere più probabilità di diventare un film. Blake lo fece e, dopo numerosi rifiuti, trovò un editore nel 1988: Costner comprò immediatamente i diritti per girare il suo film.
10) La doppia interpretazione di Due Calzini
Due Calzini è stato interpretato da due lupi differenti, entrambi appartenuti a Michael Kane. Uno era chiamato Buck, mentre il nome del secondo era Teddy: entrambi furono tenuti sul set lungo tutta la durata delle riprese. Alla fine del film furono lasciati nel Working Wildlife di Ventura County, in California.
1) Nessuna controfigura per Kevin Costner
Durante la caccia al bufalo, Kevin Costner non ha usato controfigure per cavalcare, anche quando ha dovuto sparare senza tenere le redini. Tuttavia, durante le riprese, Costner è stato colpito fortuitamente, rischiando di rompersi la schiena cadendo da cavallo.
2) No alla violenza sugli animali

Per evitare qualsiasi violenza sugli animali, la Tig Productions di Kevin Costner ha speso 250.000 dollari per i bufali robotici utilizzati nelle sequenze di caccia. Una sequenza girata in 8 giorni con 25 bufali robot e 7 macchine da presa differenti, oltre a un elicottero e 10 pick-up.
3) Kevin Costner è diventato membro dei Sioux

Visto l’enorme successo del film e la maniera così empatica di trattare i Nativi Americani, la Sioux Nation ha adottato Kevin Costner come membro onorario.
4) Imparare la lingua degli indiani

Per aumentare il realismo dell’opera, è stato assunto un insegnante di lingua per lezioni di Lakota ai membri del cast. Vista la difficoltà nell’apprendere la lingua, sono state omesse le differenze di genere nelle espressioni di Lakota, un fatto che ha fatto sorridere i nativi presenti: ai loro occhi era buffo sentire un guerriero parlare come una donna.
5) La durata del primo montaggio
Al termine delle riprese del film, il materiale a disposizione avrebbe potuto coprire 5 ore e mezza di proiezione: naturalmente è stato richiesto un lunghissimo lavoro di taglio successivamente.
6) La sequenza delle riprese

Se si escludono le sequenze della Guerra Civile, girate per ultime, tutte le riprese sono avvenute in ordine cronologico degli eventi, a differenza di quanto accade con gran parte dei film: il gran numero di sequenze girate all’esterno ha imposto che le riprese fossero effettuate basandosi sulle condizioni climatiche.
7) Una produzione non semplice
Le riprese furono effettuate in Sud Dakota, e il clima profondamente instabile è stato la causa dei numerosi ritardi della produzione, unito alla difficoltà nel girare le sequenze delle battaglie degli indiani. In particolare, la più complessa è stata la caccia al bisonte: ha richiesto più di tre settimane di riprese, con 100 stuntman.
8) Ricreare l’autunno
Le sequenze di battaglia nel Tennessee avrebbero dovuto essere girate in autunno, ma siccome non è stato possibile farlo sono stati utilizzati quasi 38.000 litri di vernice per colorare i campi di grano e le foglie degli alberi.
9) La sceneggiatura di Michael Blake scritta prima del romanzo

Michael Blake aveva già scritto una sceneggiatura all’inizio degli anni ’80, e quando Kevin Costner venne contattato suggerì a Blake di trasformarla in un romanzo, in modo che potesse avere più probabilità di diventare un film. Blake lo fece e, dopo numerosi rifiuti, trovò un editore nel 1988: Costner comprò immediatamente i diritti per girare il suo film.
10) La doppia interpretazione di Due Calzini
Due Calzini è stato interpretato da due lupi differenti, entrambi appartenuti a Michael Kane. Uno era chiamato Buck, mentre il nome del secondo era Teddy: entrambi furono tenuti sul set lungo tutta la durata delle riprese. Alla fine del film furono lasciati nel Working Wildlife di Ventura County, in California.