I film “O beijo no asfalto”, di Murilo Benicio, e “Aurora 1964” , di Diego Di Niglio, hanno vinto i riconoscimenti della giuria specializzata dell’ottava edizione del festival Agenda Brasil a Milano, rispettivamente nelle categorie fiction e documentario. La cerimonia di premiazione del più importante evento sul cinema brasiliano contemporaneo in Italia si è tenuta domenica sera al Museo Interattivo del Cinema (MIC), dopo una settimana di proiezioni – dall’8 al 14 luglio.
“O beijo no asfalto”, debutto alla regia dell’attore brasiliano famosissimo in patria, è stato doppiamente premiato: anche il pubblico l’ha scelto come miglior fiction, assieme ad “Alguma coisa assim”, di Esmir Filho e Mariana Bastos. Come documentario, la scelta popolare si è versata su “Tente entender o que tento dizer”, di Emilia Silveira.
Gli esperti hanno dedicato anche menzioni al film “Tungstênio”, di Heitor Dhalia, per la regia e la fotografia, e all’attrice Samira Carvalho nel ruolo di Keila in questa stessa produzione; all’attore Thales Cabral, che ha interpretato Vinicius, nel film “Yonlu”, di Hique Montanari; e al documentario “Clementina”, di Ana Rieper.
Organizzato dall’Associazione Vagaluna e prodotto da Christoffel Promozioni e Produzioni, in collaborazione con la Fondazione Cineteca Italiana, Agenda Brasil è realizzato con i contributi del Fondo per il Settore Audiovisivo (FSA) – Ancine e del Consolato-Generale del Brasile a Milano, e gode del patrocinio dell’Ambasciata del Brasile a Roma.
Basato sull’omonimo e famoso spettacolo teatrale del drammaturgo Nelson Rodrigues, uno dei più importanti del secolo scorso in Brasile, “O beijo no asfalto” conta su un cast stellare (tra cui Fernanda Montenegro, di cui ci si ricorda in Central do Brasil, e Lázaro Ramos) e racconta la storia di Arandir, un giovane impiegato di banca che soccorre un uomo investito da un autobus il quale chiede, come ultimo desiderio, un bacio. L’opera ha vinto, secondo le motivazioni della giuria specializzata, “Per la riflessione prettamente moderna e fuori dai canoni di rilettura della pièce teatrale di sessanta anni prima”. Il regista Murilo Benício ha inviato una dichiarazione alla produzione di Agenda Brasil affermando che “si sente profondamente onorato ed emozionato per i premi e, a nome di tutto il cast e dello staff, ringrazia il pubblico e gli organizzatori del festival”.
“Aurora 1964” ritratta la vita di persone segnate dalla dittatura instaurata dopo il colpo di stato militare del 1964 in Brasile ed è stato filmato a Recife, città del Nordest del Paese dove il direttore italiano ha vissuto. “Un’opera sfaccettata, che tenta di calmare vuoti e silenzi della memoria storica. La sua forza è nella molteplicità e varietà dei drammi umani che presenta”, così hanno spiegato gli esperti la loro scelta.
“Tungstênio”, tratto dall’omonima graphic novel di Marcelo Quintanilha, si passa a Salvador, Bahia, dove un sergente in pensione si avvale dell’aiuto di un trafficante per fermare due uomini che pescano con la dinamite, ma nulla andrà come previsto. ”Clementina” racconta la vita di Clementina de Jesus – cantante di una voce eccezionale, nipote di schiavi, che portava con sé un repertorio ancestrale e rappresentava un legame vivo tra Brasile e Africa –, senza dimenticare del dramma della condizione dei neri oggi nella nazione sudamericana. “Alguma coisa assim”, sviluppato a partire dall’omonimo cortometraggio premiato alla 45° Settimana della critica del Festival de Cannes del 2006 e realizzato con gli stessi attori, si basa sul rapporto di una coppia giovane e svolge nell’arco di 10 anni, percorrendo momenti in cui la loro relazione è messa a dura prova. “Tente entender o que tento dizer” affronta il quotidiano di sei persone sieropositive provenienti dalle più svariate classi sociali, professioni, orientamenti sessuali e religiosi, per mostrare che la loro vita è comunque ricca di possibilità e alternative.
“Il Brasile, la sua arte e la sua realtà sono di grande interesse per gli italiani, e la prova è nella significativa affluenza di spettatori durante tutta la settimana del festival. Dal dramma alla commedia, dai documentari di denuncia a quelli sulla cultura brasiliana, i generi più diversi hanno incontrato un pubblico curioso e attento, che ha partecipato ai dibattiti con i registi ed è uscito commosso dalla sala di proiezione. Questo non fa altro che confermare la forza del nostro cinema”, dice Regina Marques, direttrice dell’evento.
Per la sua realizzazione a Milano, Agenda Brasil conta inoltre col sostegno di Leadership Freight, Publiship Logistics, Caffè Bonomi, Avenida Viaggi, Maria Bonita Estetica e Renan Contareli Servizi. Nel 2019 l’Associazione Vagaluna organizza il festival anche a Roma (dal 5 all’8 settembre) e a Torino (dal 4 al 6 ottobre).