Ci stiamo avvicinando alla fine di giugno. Lo scorso anno in questo periodo stavamo già organizzando la 38a edizione di Bergamo Film Meeting, con un programma ricco di proposte. A metà febbraio eravamo pronti: 163 film da proiettare, tanti ospiti che avevano confermato la loro presenza, nuovi progetti, come quello degli Industry Meetings, rivolti al futuro. Poi è arrivato lo shock del Coronavirus.
La rassegna prima sospesa, poi spostata a maggio, poi finita nel mondo delle tante incertezze portate dall’emergenza. Ora, con molto rammarico, dobbiamo dire un no definitivo: la 38a edizione non ci sarà. Non ci sono più i tempi, e lo scenario globale è ancora troppo precario per pensare ad uno spostamento in autunno.
La 39a edizione, prevista a marzo 2021, dal 6 al 14, non può più aspettare. Dobbiamo metterci sotto, cominciare a vedere film, pensare alle retrospettive, inventare percorsi nuovi. L'edizione 2021 non sarà affatto una replica di quella non realizzata quest’anno, questo lo abbiamo già ribadito.
Per noi è come se Bergamo Film Meeting 2020 si fosse realmente svolto: il programma era stato chiuso, così come il catalogo, definiti gli impegni con i diversi collaboratori e i tanti volontari, le sale organizzate, i sottotitoli tradotti, gli arrivi degli ospiti tutti fissati. Eravamo ormai prossimi a quello che costituisce la sostanza del Festival: l’incontro con il pubblico, i registi, i vari professionisti del settore. Nove giorni di coinvolgimento, di emozioni, di esperienze che poi restano nella memoria di tutti. Un appuntamento dove scambiarsi passioni, riflessioni, critiche, entusiasmi. Dove anche il solo concetto di distanziamento non può che snaturare quel clima di affiatamento che vivamente desideriamo e che riteniamo essenziale per l’esistenza di Bergamo Film Meeting.
Non ci resta, quindi, che darvi appuntamento all’anno prossimo con un sincero arrivederci, nella speranza che questa drammatica emergenza si esaurisca completamente e che il pubblico possa di nuovo tornare a frequentare e riempire le sale, perché il cinema ha bisogno del grande schermo, del buio della sala, della vicinanza tra le persone, delle corse a scegliere il posto che si preferisce, in piena libertà, per andare incontro alla magia delle immagini in movimento.
La rassegna prima sospesa, poi spostata a maggio, poi finita nel mondo delle tante incertezze portate dall’emergenza. Ora, con molto rammarico, dobbiamo dire un no definitivo: la 38a edizione non ci sarà. Non ci sono più i tempi, e lo scenario globale è ancora troppo precario per pensare ad uno spostamento in autunno.
La 39a edizione, prevista a marzo 2021, dal 6 al 14, non può più aspettare. Dobbiamo metterci sotto, cominciare a vedere film, pensare alle retrospettive, inventare percorsi nuovi. L'edizione 2021 non sarà affatto una replica di quella non realizzata quest’anno, questo lo abbiamo già ribadito.
Per noi è come se Bergamo Film Meeting 2020 si fosse realmente svolto: il programma era stato chiuso, così come il catalogo, definiti gli impegni con i diversi collaboratori e i tanti volontari, le sale organizzate, i sottotitoli tradotti, gli arrivi degli ospiti tutti fissati. Eravamo ormai prossimi a quello che costituisce la sostanza del Festival: l’incontro con il pubblico, i registi, i vari professionisti del settore. Nove giorni di coinvolgimento, di emozioni, di esperienze che poi restano nella memoria di tutti. Un appuntamento dove scambiarsi passioni, riflessioni, critiche, entusiasmi. Dove anche il solo concetto di distanziamento non può che snaturare quel clima di affiatamento che vivamente desideriamo e che riteniamo essenziale per l’esistenza di Bergamo Film Meeting.
Non ci resta, quindi, che darvi appuntamento all’anno prossimo con un sincero arrivederci, nella speranza che questa drammatica emergenza si esaurisca completamente e che il pubblico possa di nuovo tornare a frequentare e riempire le sale, perché il cinema ha bisogno del grande schermo, del buio della sala, della vicinanza tra le persone, delle corse a scegliere il posto che si preferisce, in piena libertà, per andare incontro alla magia delle immagini in movimento.